Sette milioni di euro in 2 anni a sostegno all’assistenza socio-sanitaria domiciliare per le persone non autosufficienti. È questo il progetto finanziato dalla Regione Toscana con l’obiettivo di favorire la permanenza o il rientro nel proprio ambiente domestico alle persone non autosufficienti. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito istituzionale o su quello dell’Atlante Fidaldo.
Ecco come dovrebbe funzionare. Attraverso un apposito bando le Società della Salute e le Zone distretto potranno presentare progetti per accedere ai fondi.
I progetti saranno avviati dopo la firma della convenzione tra la Società della salute/Zona distretto e la Regione Toscana e si concluderanno il 31 dicembre 2024. Gli interventi attivati saranno erogati sotto forma di Buoni-servizio.
Le azioni finanziate sono tre: la prima è destinata a potenziare i servizi di continuità assistenziale ospedale-territorio, la seconda è rivolta alla cura ed al sostegno familiare di persone affette da demenza, la terza all’ampliamento del servizio di assistenza familiare.
Il bando è finanziato con risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC)
1- Percorsi di continuità assistenziale
Il primo ’intervento si inserisce nell’ambito dei percorsi di continuità assistenziale ospedale-territorio. Per ogni potenziale destinatario Agenzia di continuità ospedale-territorio predisporrà – preliminarmente alle dimissioni ospedaliere o da strutture pubbliche – un Piano individualizzato formulato sulle base delle specifiche necessità rilevate e l’elenco delle attività che potranno essere attivate presso il domicilio.
Il Piano individualizzato potrà prevedere la combinazione di più tipologie di intervento per un ammontare che può variare da un minino di 1.500 ad un massimo di 3.000 euro per ciascun destinatario.
2- Sostegno familiare di persone affette da demenza
La seconda tipologia di interventi riguarda i percorsi di cura e di assistenza a persone affette da demenza e ai loro familiari L’azione favorisce l’accesso a servizi anche innovativi di carattere socio-assistenziale a persone con disturbi cognitivi e servizi di sostegno alle loro famiglie, per garantire una reale possibilità di permanenza presso il proprio domicilio e all’interno del proprio contesto di vita.
Il destinatario riceverà un Piano individualizzato che potrà prevedere la combinazione di diverse tipologie di prestazioni consentendo la composizione di un pacchetto di interventi (attività di base di igiene, prevenzione cadute, informazione caregiver) il cui ammontare può variare da un minimo di 3.000 a un massimo 4.000 euro, erogabili attraverso un Buono servizio.
3- Ampliamento del servizio di assistenza familiare
L’azione finanzia l’erogazione di contributi economici alla spesa per un “assistente familiare” regolarmente assunto con contratto a tempo indeterminato. L’obiettivo dell’intervento è quello di ampliare il servizio di assistenza familiare e promuovere l’occupazione regolare.
L’azione è rivolta a persone anziane ultra 65enni (o anche di età inferiore nel caso di persone con patologie degenerative assimilabili al decadimento cognitivo) che presentano un elevato bisogno assistenziale.
Il contributo è erogato attraverso un Buono servizio il cui ammontare mensile può variare da 200 a 800 euro a seconda della condizione economica del destinatario verificata attraverso l’attestazione ISEE.