Cani, gatti e più generali animali domestici: sempre più spesso le famiglie hanno bisogno di trovare una persona che se ne occupi in loro assenza, anche in previsione della programmazione delle vacanze estive. Non tutti sono a conoscenza del fatto che il tema è affrontato nel Contratto Collettivo Nazionale che regola il lavoro domestico. Nel Ccnl sono, infatti, contemplate ben due figure diverse a cui è attribuita questa mansione. La prima è quella dell’assistente agli animali domestici tout court, ovvero il lavoratore abitualmente definito ‘pet sitter’ nelle sue varie declinazioni, a cominciare da quelle più comuni di dog sitter o cat sitter, il livello A è quello corretto all’interno del quale inquadrarlo al momento dell’assunzione. Importante precisare che questo lavoratore dovrà svolgere ‘esclusivamente mansioni di assistenza ad animali domestici’, come recita l’art. 9 del Ccnl, lettera e). Diverso il caso della colf: al profilo del collaboratore familiare generico polifunzionale (Livello B) corrisponde, infatti, tra le altre cose anche la mansione di ‘assistente ad animali domestici’. Tradotto significa che alla classica colf assunta per svolgere le plurime incombenze relative al normale andamento della vita familiare, dalla pulizia al riassetto, potrà essere chiesto anche di occuparsi degli animali domestici presenti in casa. Assodato che si tratti una delle mansioni stabilite dal contratto, altro tema è quello legato alla specifica competenza a farlo. Non tutti i domestici, infatti, possono o vogliono occuparsi di questo, motivo per cui consigliamo alle famiglie di stabilire sempre le mansioni direttamente nella lettera di assunzione. Quanto alla paga oraria base: al pet sitter (Livello A) dovrà essere corrisposta una retribuzione oraria di 4,69 euro, mentre alla colf (Livello B) di 5,86 euro.