Giovedì 9 marzo 2023, riunito presso l’aula consiliare del comune di Cutro (Crotone), il Consiglio dei Ministri presieduto dal premier Giorgia Meloni ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare. Il provvedimento di conversione del Dl Immigrazione, pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed in vigore dall’11 marzo, si dovrà concludere entro il 9 maggio.
Tra le novità introdotte, in primis l’inasprimento delle pene per reati connessi all’immigrazione clandestina ma vengono anche previste nuove modalità di programmazione dei flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri. Nel dettaglio, si stabilisce che le quote di stranieri da ammettere in Italia per lavoro subordinato saranno definite non più solo per un anno ma per un triennio (2023-2025), con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previo parere – tra l’altro – delle Commissioni parlamentari competenti. In via preferenziale, le quote saranno assegnate ai lavoratori di Stati che promuovono per i propri cittadini campagne mediatiche sui rischi per l’incolumità personale derivanti dall’inserimento in traffici migratori irregolari.
“Chiediamo al Governo di allargare le maglie dei decreti flussi e di prevedere espressamente delle quote dedicate al comparto domestico, escluso da ben 12 anni” ha commentato Assindatcolf. “La strutturale carenza di personale domestico, ed in particolare di quello dedito all’assistenza di anziani e non autosufficienti, – ha dichiarato il presidente Andrea Zini – sta mettendo in seria difficoltà le famiglie, che non riescono più a trovare badanti, baby sitter e colf disposte a farsi assumere. In un settore come quello domestico, in cui è storicamente prevalente la componente straniera – e soprattutto quella non comunitaria – sarebbe miope continuare a non gestire la programmazione dei flussi di ingresso regolare. A rimetterci sono le famiglie, già alle prese con l’aumento dei costi del personale”.