Cala, nel 2022, il numero dei lavoratori domestici regolari: oltre 76mila colf e badanti in meno rispetto al 2021. Complessivamente i lavoratori contribuenti sono stati nel 2022 894.299, circa l’8% in meno in meno rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dall’Osservatorio Statistico dell’Inps, che lo scorso 21 giugno ha pubblicato il nuovo report sul settore domestico. Un decremento – scrive l’Istituto – che arriva dopo gli incrementi registrati nel biennio 2020-2021 dovuti ad una spontanea regolarizzazione servita a consentire ai domestici di recarsi al lavoro durante il periodo di lockdown e alla ‘sanatoria’ del 2020 (D.L. n.34 del 19/05/2020 – decreto “Rilancio”).

Distribuzione forza lavoro – La regione che presenta il maggior numero di lavoratori domestici è la Lombardia, con 174.613 lavoratori nel 2022, pari al 19,5%, seguita dal Lazio (13,8%), dall’Emilia Romagna (8,8%) e dalla Toscana (8,7%). In queste quattro regioni si concentra poco più della metà dei lavoratori domestici in Italia.

Nazionalità – La composizione dei lavoratori per nazionalità evidenzia una forte prevalenza di lavoratori stranieri, che nel 2022 risultano essere il 69,5% del totale, quota che fa riprendere il trend decrescente, sospeso dopo 9 anni nel 2021. Nell’ultimo anno, infatti, il numero dei lavoratori stranieri è diminuito del -8,4% rispetto all’anno precedente, come si registra una diminuzione dei lavoratori italiani pari al -6,6%.

Mansioni – Analizzando i dati dei lavoratori domestici per tipologia di rapporto si osserva una prevalenza della tipologia di lavoro “Colf”, che nel 2022 interessa il 52% del totale dei lavoratori, contro il 48% della tipologia “Badante”, dieci anni fa la quota delle colf era decisamente maggioritaria, con il 61,4% dei lavoratori. Un dato preoccupante, secondo Assindatcolf, che ha lanciato un allarme, ipotizzando un aumento del numero di lavoratori ‘non dichiarati”.

Nel 2022 il numero di badanti, rispetto all’anno precedente, registra un decremento pari a -5,6%, che interessa tutte le zone di provenienza, la diminuzione più elevata riguarda i lavoratori provenienti dall’America del Nord (-20,8%). Risulta essere maggiore la diminuzione del numero di colf con -9,9%, in particolare dei lavoratori provenienti dall’Africa del Nord (-25,0%) e dall’Asia Orientale (+17,9%), mentre il minor decremento viene fatto registrare da quelli provenienti dalle Filippine (-3,2%).

Composizione della forza lavoro – La composizione per genere evidenzia che il peso delle lavoratrici, con l’incremento di lavoratori del biennio 2020-2021, è diminuito e nel 2022 si attesta all’86,4%, mentre i maschi, scendendo nel 2022 sotto le 122.000 unità, fanno registrare un decremento di oltre il 18% rispetto al 2021.

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