Badante: guida pratica alla selezione e all’assunzione

Come trovare una badante

Stai cercando una badante per te o per qualcuno dei tuoi cari? Ecco qualche consiglio pratico per non perderti nella ‘giungla’ degli annunci di lavoro, soprattutto quelli pubblicati sul web! Non sempre la strada della ricerca tramite portali di annunci on line può rivelarsi quella più appropriata. Nella maggior parte dei casi le inserzioni pubblicate non forniscono elementi sufficienti per valutare la professionalità di una persona… e quello della badante non è certo un lavoro che può essere affidato a chiunque!

Parole d’ordine sono, infatti, fiducia e affidabilità. Ecco perché ancora oggi il metodo più semplice per selezionare la badante giusta è quello di affidarsi al passaparola: amici, parenti, conoscenti. In questo modo si possono acquisire informazioni utili sulla persona e sul suo modo di lavorare ancora prima di convocarla per un colloquio conoscitivo.

In alternativa è sempre possibile affidarsi alle agenzie specializzate in ricerca e selezione del personale. In questo caso un team di esperti metterà in contatto la famiglia con l’aspirante badante già selezionata secondo le esigenze specifiche. Questo comporta un costo maggiore ma solleva la famiglia da diverse incombenze e problematiche.

 


Mansioni e inquadramento della badante

Per capire come inquadrare correttamente una badante è indispensabile stabilire il grado di autonomia della persona da assistere: autosufficiente o meno? Relativamente a questo aspetto il contratto nazionale (Ccnl) che regola il lavoro domestico individua 2 livelli: Bs e Cs. Nel profilo Bs rientrano le assistenti a persone autosufficienti, ovvero quelle badanti alle quali si affida principalmente un compito di sorveglianza. Sono autosufficienti quelle persone in grado di svolgere autonomamente attività relative alla cura della propria persona come vestirsi, lavarsi, mangiare, deambulare o alla vita relazionale. Per intenderci: un anziano centenario può essere perfettamente autonomo poiché non è l’età ad influire sulla capacità di svolgere azioni di vita quotidiana.

Invece nel livello Cs rientrano le badanti cui è affidata la cura di persone non autosufficienti. In questo caso la badante si occuperà dell’assistenza alla persona a 360°: aiuto nel vestirsi e nell’igiene quotidiana, preparazione e supporto nella consumazione dei pasti, nella deambulazione. E ancora: vigilanza sulle terapie farmacologiche e in generale sul comportamento tenuto dall’assistito. Tutto questo in aggiunta alle normali attività di gestione e di pulizia della casa.
Attenzione: non tutti sanno che la badante non può offrire prestazioni di tipo infermieristico (flebo, iniezioni, medicazioni).

 


Badante a ore, part-time o convivente

Che si occupi di persone autosufficienti o meno, la badante può essere assunta ad ore o in regime di convivenza. In quest’ultimo caso il datore di lavoro è obbligato a garantire il vitto e l’alloggio.
La badante può essere assunta a tempo parziale solo se inquadrata nel livello Bs. Non è, infatti, possibile che una badante assistente a persona non autosufficiente venga assunta part-time.

 


Quanto costa una badante?

Per stabilire lo stipendio di una badante è obbligatorio far riferimento alle tabelle del Contratto Collettivo Nazionale Lavoro Domestico che annualmente fissano i minimi retributivi. Al di sotto di tali soglie non è possibile scendere (nessuno però vieta di offrire di più!). In sintesi si può affermare che la retribuzione varia a seconda dell’inquadramento, dell’orario di lavoro e della formazione.

Per l’anno 2020 una badante convivente inquadrata nel livello Bs, ovvero addetta all’assistenza di persona autosufficiente, non può guadagnare meno di 868,24 euro al mese (607,78 se part-time), mentre alla lavoratrice ad ore deve essere riconosciuta una retribuzione oraria non inferiore a 6,13 euro.

Più alta, invece, è la retribuzione per la badante assunta per assistere persona non autosufficiente: il minimo mensile per la convivente è pari a 984,01 euro mentre per la lavoratrice assunta ad ore si parte da un minimo di 6,83 euro per ogni ora lavorata. In caso di assistenza a due o più persone non autosufficienti nella stessa abitazione il nuovo Ccnl prevede una specifica indennità da aggiungere in busta paga.

Cresce anche la retribuzione della badante formata e quindi inquadrata nel livello Ds: 1386,71 euro mensili per la convivente, 8,22 euro all’ora per il personale non convivente.

Oltre alla retribuzione il datore deve mettere in conto anche i contributi da versare all’Inps (che comprendono anche la quota Inail), le ferie, la tredicesima ed il Tfr.

Assindatcolf supporta e assiste le famiglie nel rapporto di lavoro con la badante.
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