Anche le lavoratrici domestiche in gravidanza regolarmente assunte hanno diritto ad un congedo di maternità obbligatorio di 5 mesi. Importante sapere che dall’inizio della maternità e fino al termine del congedo il rapporto non si può interrompere, salvo che per giusta causa.

Ma quali adempimenti spettano alla famiglia? Sebbene la retribuzione sia a carico dell’Inps, nei 5 mesi di congedo obbligatorio continuano comunque a maturare ferie, tfr e tredicesima (solo al 20%). Diverso per i contributi previdenziali, che non devono essere versati.

In sintesi: per il datore la maternità della lavoratrice non è a costo zero, soprattutto se si ha esigenza di assumere un domestico sostituto. In questo caso ricordiamo che per i datori iscritti a Cassacolf è stato previsto un rimborso di 300 euro l’anno, per coprire parte del costo del lavoratore assunto in sostituzione della dipendente in maternità.

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