Decreto flussi per il lavoro domestico:
il fabbisogno di colf badanti e babysitter non comunitari
per le famiglie italiane

Per coprire il fabbisogno familiare di cura e assistenza domestica in Italia servirebbero fino a 23mila lavoratori non comunitari l’anno da assumere nei ruoli di colf e badanti. Sul triennio 2023-2025, considerando la crescita del fabbisogno delle famiglie, i lavoratori non comunitari che servirebbero si calcolano fra le 68mila e le 89mila unità.
Perché questa crescita esponenziale? C’è da considerare il tasso di incremento della popolazione anziana nel nostro Paese, ma anche il fatto che molti lavoratori domestici attualmente impiegati nei prossimi anni raggiungeranno l’età pensionabile.
La scarsità del personale domestico in Italia è dovuta alla gestione dei flussi di immigrazione. L’ultimo decreto flussi che riservava quote per l’assunzione di colf, badanti e baby sitter non comunitarie risale infatti al 2010. Da quell’anno in poi nessun cittadino extra comunitario ha potuto far ingresso regolarmente nel nostro Paese per dedicarsi alle attività domestiche.
In assenza di una futura programmazione di nuovi flussi di ingresso esplicitamente dedicata al comparto domestico trovare un lavoratore disposto a farsi assumere sarà sempre più difficile!
Ma come possiamo risolvere il problema della difficoltà sempre crescente di ricerca del personale che si occupi della casa, dei figli o dei genitori anziani e disabili?
Assindatcolf porta avanti questa battaglia in tutte le sedi, istituzionali e non, al fine di ottenere l’apertura dei canali di ingresso regolari anche per il comparto domestico per il prossimo triennio.L’obiettivo che stiamo perseguendo è quello di ottenere per il lavoro domestico una quota di ingressi commisurata all’esigenza di oltre 23 mila lavoratori non comunitari l’anno. Quindi circa un totale di 68mila nel triennio 2023-2025.
Nel nostro magazine e sui nostri canali social (Facebook e Instagram) vi aggiorneremo costantemente sull’evoluzione di questa vertenza finché non riusciremo ad ottenere un giusto canale di ingresso per soddisfare il fabbisogno primario di lavoro domestico delle famiglie italiane. Quindi restate connessi, iscrivetevi alla nostra newsletter e seguiteci sui social per essere informati tempestivamente. Potrete essere in prima linea non appena si apriranno le opportunità che milioni di famiglie italiane stanno aspettando per gestire al meglio e nella piena regolarità i propri collaboratori domestici.
Perché il click day di marzo non valeva per colf e badanti
Lunedì 27 marzo si è svolto il click day per l’assunzione di lavoratori non comunitari in base al DPCM del 29 dicembre 2022.
Come funziona il click day? I datori di lavoro entrano nel portale Ali identificandosi con lo Spid e inserendo le istanze secondo il proprio fabbisogno di lavoratori extracomunitari. In particolare questa procedura vale per i settori dell’autotrasporto, del turistico-alberghiero, dell’edilizia, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare e della cantieristica navale.
Quello che è mancato all’appello è proprio il settore del lavoro domestico, di conseguenza non si sono potute effettuare richieste il 27 marzo per badanti e colf. Ancora una volta il settore del lavoro domestico è rimasto fuori dalla possibilità di regolarizzare collaboratori che forniscono un supporto fondamentale e imprescindibile per le famiglie italiane.
Infatti, l’ultimo strumento messo a loro disposizione è stato la sanatoria per colf e badanti del 2020, rimasta peraltro incompiuta.
Da circa 12 anni – escludendo la parentesi del 2020 – non vengono aperti canali di ingresso regolari per coloro che vogliono venire nel nostro Paese a svolgere attività domestiche. I cosiddetti decreti flussi annuali non contemplano quote per il comparto domestico dal 2011.
Sanatoria 2020: arriva la semplificazione. Le novità attive dal 15 maggio 15 Maggio 2023 Tutte le istanze di emersione presentate ai sensi del Dl. n° 34 del 2020 ancora in istruttoria - ovvero in attesa dei pareri della Questura e dell’Ispettorato nazionale del Lavoro - avanzano alla fase di convocazione. E' questa la principale novità stabilita nella Circolare pubblicata lo scorso 11 maggio 2023 dal Ministero dell’Interno – Dipartimento… Continua a leggere