I cittadini ucraini in fuga dalla guerra presenti in Italia e in possesso del permesso di soggiorno rilasciato dalle competenti Questure sulla base della richiesta di protezione temporanea (così come previsto nel Dpcm firmato dal presidente Draghi il 28 marzo) potranno essere assunti da subito anche come lavoratori domestici.

E’ quanto prevede l’Ocdpc n. 872 del 4 marzo 2022 che all’art. 7 recita: “Lo svolgimento di attività lavorativa sia in forma subordinata, anche stagionale, che autonoma è consentita alle persone provenienti dall’Ucraina a seguito della crisi in atto, sulla base della sola richiesta di permesso di soggiorno presentata alla competente Questura, in deroga alle quote massime definite dalla programmazione annuale adottata con Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ai sensi di quanto previsto dall’art. 3, comma 4, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, recante “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”, e successive modifiche e integrazioni”.

Ricordiamo alle famiglie datrici di lavoro domestico che è quindi già possibile assumere come personale domestico cittadini ucraini in fuga dalla guerra, purché siano in possesso del permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura sulla base della richiesta di protezione temporanea.