Nei prossimi 5 anni in Italia stimiamo un incremento della domanda di assistenza domiciliare per persone non autosufficienti pari a circa il 10%. Le badanti, alle quali già oggi quasi 900 mila famiglie affidano anziani, malati, disabili, supereranno quota 1 milione tra quelle assunte con regolare contratto e quelle in ‘nero’. Ora più che mai è, quindi, necessario prevedere delle misure che siano in grado di incanalare questa nuova occupazione nel mercato del lavoro in chiaro, meccanismi fiscali che rendano il lavoro regolare più ‘conveniente’ di quello in nero. Per questo abbiamo chiesto al Governo e al ministro del Lavoro Nunzia Catalfo di introdurre la totale deduzione del costo del lavoro domestico (contributi e retribuzioni) tra le misure che, una volta superata la fase di emergenza, serviranno a far ripartire l’economia.

Al Governo abbiamo anche chiesto di non dimenticare quei lavoratori senza contratto e irregolari dal punto di vista dei documenti che già lavorano in tante case italiane, per loro è necessario prevedere un meccanismo di regolarizzazione.