Le università telematiche sono sbarcate nel nostro Paese oramai da più di vent’anni. Si tratta di istituti privati in tutto e per tutto equiparabili alle università tradizionali, ma con una differenza importante: quasi tutto si svolge su piattaforme online, con pochissimi momenti in presenza.
Un’alternativa da prendere in seria considerazione,per affinare la propria formazione e presentarsi nel mondo del lavoro con una preparazione maggiore soprattutto dopo la diffusione del lavoro online durante la pandemia e con il caro-affitti degli ultimi anni.
Ma si tratta di una buona scelta? O il modello più classico di università risulta comunque preferibile?
Vediamo insieme pregi e difetti di questo sistema.

I vantaggi delle università online

Iscriversi a un corso di laurea online è un’ottima scelta per chi già lavora o ha difficoltà a spostarsi .
Le università telematiche permettono infatti di seguire i corsi in ogni momento e da ogni luogo, anche attraverso il proprio smartphone: basta avere un dispositivo adatto, supportato da una buona connessione. In un periodo di caro affitti (soprattutto quando si parla di città come Roma o Milano) non è un vantaggio da  poco evitare la vita da fuorisede!
Inoltre, il materiale didattico viene messo a disposizione sulla piattaforma di e-learning, senza bisogno di doversi districare tra librerie universitarie, biblioteche e copisterie.
Un corso di laurea telematico rende decisamente più facile gestire il proprio piano di studi nella maniera più smart possibile, adattandolo a ogni esigenza – tanto personale quanto lavorativa.
In più, quasi sempre lo studente potrà rivolgersi al proprio tutor, che lo guiderà nel percorso di apprendimento dalle prime lezioni fino alla laurea, cosa che l’università tradizionale può offrire molto di rado.

I “contro” delle lauree telematiche

Il tasto più dolente è sicuramente quello dei costi. L’iscrizione a un’università telematica può costare tra i 1500 e i 4500 euro, a seconda dell’ateneo e del corso scelto.
Si tratta comunque di cifre al di sopra della media delle tasse dell’università pubblica. Secondo un’indagine di Federconsumatori, chi rientra nella fascia più bassa di Isee paga in media 541 euro l’anno; la seconda e la terza fascia pagano rispettivamente 583,78 e 899,76 euro; la quarta fascia, riservata a chi guadagna tra i 20mila e i 30mila euro, paga in media 1240,38 euro.
Per trovare cifre superiori dobbiamo scomodare la fascia più alta, a cui vengono richiesti in media 2193 euro. Una cifra molto al di sotto del costo annuo massimo della maggior parte delle università telematiche, ma che può essere compensata dal risparmio su affitti e spostamenti frequenti.
Altro svantaggio, ma non meno importante, è  quello legato alla socializzazione: le università online non sono luoghi dove ci si incontra. Tra lezioni preregistrate e comunicazioni quasi interamente telematiche, sono pochissime le occasioni per vivere quella che è la tipica ‘esperienza’ universitaria.
Gli iscritti alle facoltà online non hanno le occasioni di socializzazione concesse invece ai loro “colleghi” delle università tradizionali. Cosa che si traduce in meno distrazioni, certo, ma anche molte meno occasioni per sostenersi a e motivarsi a vicenda, chiarirsi eventuali dubbi su una materia o semplicemente studiare insieme in biblioteca. Il fatto che solo gli esami e la discussione di laurea siano in presenza è sicuramente un vantaggio, ma al tempo stesso bisogna verificare che la sede sia facilmente raggiungibile, e gli eventuali costi per arrivarci.
Infine va segnalato che spesso le università telematiche vengono viste come meno prestigiose rispetto agli atenei tradizionali. Anche se, con il tempo, questa differenza sta andando ad assottigliarsi.

Quali sono le università online riconosciute dal Mur?

Al momento, le università telematiche riconosciute dal Ministero dell’Università e della Ricerca sono 11.
Si tratta di:

  • Università telematica degli studi “IUL”
  • Università telematica “e-Campus”
  • Università telematica “Giustino Fortunato”
  • Università telematica “Guglielmo Marconi”
  • Università telematica internazionale “Uninettuno”
  • Università telematica “Leonardo da Vinci”
  • Università telematica “Niccolò Cusano”
  • Università telematica “Pegaso”
  • Università telematica “San Raffaele”
  • Università telematica “UNITELMA Sapienza”
  • Università telematica “Universitas Mercatorum”

Come si svolgono i corsi e gli esami?

Per seguire i corsi di un’università telematica bisogna accedere a una piattaforma di e-learning dedicata. Servono dunque un dispositivo adatto, un indirizzo e-mail e una buona connessione.
In genere, attraverso la stessa piattaforma, gli studenti hanno anche accesso al materiale didattico relativo al corso. La piattaforma presenta spesso anche funzioni per facilitare l’interazione tra docenti, tutor e studenti, per organizzare gruppi di studio e per cercare di favorire il più possibile gli scambi di idee e la condivisione.
Non è esattamente come un’interazione dal vivo, certo, ma c’è da dire che anche nelle università tradizionali la maggior parte delle comunicazioni tra docenti e allievi avviene oramai tramite e-mail.
Gli esami e la discussione della tesi di laurea, come abbiamo già detto, sono l’unico aspetto delle lauree telematiche a svolgersi in presenza. Per sostenere un esame di un corso di laurea della Mercatorum, per esempio, è necessario recarsi in una delle loro sedi di Roma, Milano o Napoli. Unitelma ha a disposizione le aule della Sapienza di Roma (essendo la sua “versione telematica”) ma è possibile dare gli esami anche nelle sedi di Palermo e Orte d’Atella, in provincia di Caserta. Unicusano, invece, di sedi ne ha addirittura una quarantina sparse in tutta Italia.

Borse di studio online

Avere un Isee basso non incide sui costi di un’università telematica. Esistono però numerose borse di studio online, erogate sulla base di pi precisi criteri  stabiliti dallo stesso ateneo .
La San Raffaele, per esempio, prevede una riduzione di 500 euro sulla base del merito. L’Unicusano premia la velocità: con i Click Days, infatti, le borse di studio vengono assegnate ai primi 30 diplomandi che presentano la domanda. Per loro, esenzione totale per cinque anni.
Per scoprire tutte le altre borse di studio, consulta il sito dell’istituto prescelto.

Conclusioni

I modelli di istruzione cambiano, si evolvono di pari passo con la tecnologia, così come le nostre esigenze.. Solo una decina di anni fa, con connessioni meno potenti e una copertura non capillare, sarebbe stato molto più complicato seguire un corso su una piattaforma di e-learning. Oggi è diventata una possibilità molto più concreta, aprendo nuovi spazi agli studenti che vogliano accedere all’istruzione superiore.