La retribuzione minima
Attualmente la retribuzione minima oraria per la colf è di 5,30 euro ma attenzione, poiché questa è valida solo per la lavoratrice che svolge le sue mansioni a livello esecutivo e sotto il diretto controllo del datore di lavoro (inquadrata a livello A). Al contrario, quelle che sono in grado di svolgere con specifica competenza le proprie mansioni devono, infatti, essere inquadrate a livello B, che prevede un minimo orario più alto, pari a 6,62 euro. Per le baby sitter (livello Bs) la paga minima oraria è di 7,03 euro a cui, però, va aggiunta un’indennità di 0,79 euro l’ora da destinarsi a quelle lavoratrici assunte per assistere bambini fino ai 6 anni di età. Quando il bambino è più grande l’indennità non è più dovuta!
Quanto alle badanti assunte ad ore, la paga minima è di 7,42 euro l’ora per quelle che si occupano di persone autosufficienti e di 7,83 euro l’ora per quelle che curano chi, al contrario, non lo è (livello Cs).
Prestazione a ore o in regime di convivenza
I minimi retributivi, contemplati all’interno del Ccnl del settore, cambiano non solo in base alla mansione svolta dal lavoratore o al livello di formazione ma anche rispetto alla modalità con cui la prestazione è svolta: ad ore o in regime di convivenza.
Nel caso delle lavoratrici assunte in convivenza il minimo retributivo per la colf ‘esperta’ è di 928,15 al mese, mentre per la baby sitter si parla di 994,44 euro al mese a cui vanno aggiunti 130,78 euro di indennità nel caso di assistenza a bambini con età inferire ai 6 anni, mentre per la badante che assiste una persona non autosufficiente la retribuzione minima mensile è pari a 1.127,04 euro, che diventano 1.060,76 euro quando la persona da assistere è invece autosufficiente.
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A questi valori vanno poi aggiunte altre voci che concorrono a determinare il costo complessivo che la famiglia sostiene, come la tredicesima, le ferie ed il Tfr, oltre ai contributi Inps e Cassacolf che il datore è tenuto a versare trimestralmente.
Tabelle dei minimi retributivi anno per anno
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