Vi è mai capitato di dover fare un acquisto dell’ultimo minuto ed essere senza contanti e senza carte? La spesa sotto casa prima di fare colazione perché è finito il latte… ma siete in tuta da ginnastica senza portafoglio? Oppure siete senza contanti ma non vi fidate di dare la carta ad un esercente sconosciuto?
A pensarci bene, in tutte queste situazioni – o quasi – l’unico oggetto che abbiamo sempre e comunque con noi è lo smartphone! Ed infatti il pagamento via smartphone si sta diffondendo sempre di più: semplice da usare e sempre a portata di mano.
Ma come funziona questa tecnologia? Come facciamo a sapere se il nostro smartphone è abilitato per queste operazioni? E quali sono le principali app in circolazione per poterlo fare in sicurezza?
Scopriamolo insieme.

Che cosa è l’NFC, il sistema per pagare tramite telefono

La tecnologia alla base delle app che permettono di pagare direttamente con il telefono la conosci già. Si chiama NFC, ed è la stessa che permette i pagamenti contactless.
La sigla, che significa Near field communication, si può tradurre come “Comunicazione di prossimità”, ovvero il sistema che permette a due dispositivi anche molto diversi tra loro – come appunto uno smartphone e un POS – di scambiarsi dati.
È però necessario che il proprio smartphone sia dotato di supporto NFC.

COME VERIFICARE SE IL PROPRIO TELEFONO SUPPORTA L’NFC

  • Se possiedi un iPhone, è molto probabile che tu sia già potenzialmente abilitato ai pagamenti NFC. Tutti i modelli dall’iPhone 6 in poi hanno infatti un qualche tipo di predisposizione a questa tecnologia, perfezionata di versione in versione. A partire dagli iPhone XS e XR, usciti nel 2018, è possibile usare l’NFC anche in background, ovvero avvicinando semplicemente il telefono al POS.
  • Se invece hai un telefono Android, puoi verificare la presenza del chip NFC aprendo le impostazioni, selezionando “Connessioni” (o “Wireless e reti”). Se è presente l’opzione “NFC e pagamenti contactless”, il tuo telefono è abilitato a questo tipo di operazioni. Verifica, comunque, che l’opzione “On” sia spuntata.

A questo punto, non ti resta che installare una app di pagamento che sfrutti questa tecnologia.  Più avanti vedremo su quali app si può fare

Quali sono i vantaggi del pagamento via smartphone

Oltre alla comodità di portare con sé tutte le proprie carte di credito, bancomat e simili nello stesso dispositivo, in versione virtuale – ci sono alcuni vantaggi in più.
Per esempio, il numero della carta di credito risulta invisibile a chiunque. Non viene infatti mai inviato, né segnalato ai sistemi di pagamento in modo esplicito. Un bel problema per chi volesse rubarci gli estremi della carta!
Inoltre, anche in caso di furto del cellulare, è molto difficile utilizzarlo per effettuare pagamenti, visti gli attuali sistemi di riconoscimento facciale o digitale presenti sui nostri smartphone!

Le principali app per pagare con il telefono

Google pay
Presente su Android 5.0 e superiori, Google pay è il sistema di portafoglio virtuale dei sistemi Android. Dopo aver aggiunto le carte di credito che si desidera utilizzare, il più è fatto: da questo momento basterà sbloccare il telefono e avvicinarlo al POS per pagare!
Una volta fatto, comparirà una spunta blu sullo schermo a certificare il buon esito della transazione!
Google pay funziona anche per i pagamenti online, a patto che i siti in questione supportino il servizio. Inoltre, una volta seleziona la carta che si vuole utilizzare per il pagamento, l’applicazione si occuperà automaticamente di compilare i moduli con i vari dati richiesti.
Le transazioni sono crittografate: nessuno conoscerà i dati della vostra carta, neppure il numero!

Apple pay
Si tratta dell’equivalente per iPhone di Google pay, ed è presente su tutti i dispositivi usciti a partire dalla fine del 2014.
Anche in questo caso, il sistema permette transazioni crittografate, senza la necessità di comunicare a terzi il numero della propria carta o inserire un Pin: è sufficiente sbloccare il telefono con il riconoscimento facciale o delle impronte digitali per poter utilizzare il sistema di pagamento configurato in precedenza.
Utile anche per i pagamenti online sui siti che supportano il circuito Apple pay.

Samsung pay
Come sopra, ma dedicato ai possessori di Samsung Galaxy a partire da A5 2016 e S6 Edge+.
La particolarità di Samsung pay è la capacità di funzionare al di fuori di un circuito dedicato e di possere una funzione specifica per i trasporti pubblici.
Grazie a Samsung pay, infatti, è possibile usare lo smartphone per acquistare un biglietto ovunque ci sia un lettore contactless. Basta avvicinare il telefono al lettore, e il gioco è fatto. Non è neppure necessario che lo schermo sia acceso!

Bancomat pay
Chiudiamo con Bancomat Pay, che permette di collegare l’Iban del proprio conto corrente o di una carta prepagata al proprio telefono, utilizzando quest’ultimo nei negozi aderenti a questo sistema di pagamento.
A differenza delle altre app che abbiamo visto, utilizzare Bancomat pay ha dei costi, variabili a seconda della banca a cui fa riferimento l’Iban scelto. Di contro, però, è anche l’unica che permette di accedere a BPlay, il programma fedeltà che offre ricompense come il cashback, carte regalo da spendere in negozi come Zalando, Unieuro o Feltrinelli e la partecipazione a concorsi e raccolte punti.

PayPal
La famosissima piattaforma di pagamenti digitali, PayPal, funziona anche su smartphone garantendo le stesse funzionalità di cui abbiamo parlato sopra. Effettuando il pagamento si può decidere se addebitarlo al conto corrente, alle carte eventualmente collegate oppure in alternativa al proprio conto PayPal che, in questo caso, funziona in maniera simile ad una prepagata.

I rischi dei pagamenti contactless e come evitarli

Come detto, queste app funzionano esattamente come se avessimo in mano la carta di credito o il nostro bancomat. Di conseguenza la tecnologia è la stessa del pagamento contactless (cioè senza  contatto fisico o passaggio di oggetti) molto in voga soprattutto dopo la diffusione del Covid.
Ebbene, la grande potenzialità di questo sistema è anche il suo punto debole: perché usando dei pos wireless e avvicinandoli alle carte di ignari avventori in alcuni casi è stato possibile effettuare transazioni fraudolente al di sotto del limite che non richiede l’immissione del pin (mediamente 25 euro).
Questi sono alcuni dei consigli forniti sul sito ufficiale della Polizia Postale per evitare spiacevoli sorprese:

  • Lo smartphone deve essere sempre bloccato quando non in uso, mediante pin o impronta digitale
  • Massima attenzione a non perdere lo smartphone perché equivale a perdere il portafoglio
  • Leggere attentamente termini e condizioni della banca o del circuito di credito che rilascia la carta relativamente ai pagamenti errati o in violazione della sicurezza
  • Controlla regolarmente i tuoi movimenti bancari eventualmente attivando le notifiche via sms o email

Le nostre famiglie si muovono in contesti sempre più veloci e digitali. Nei limiti della sicurezza e della sostenibilità, è sempre consigliabile sfruttare al massimo le nuove tecnologie per renderci la vita più semplice e gestibile.

 

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