Approvato dal Governo lo schema di Decreto Legislativo in attuazione alla Riforma della non autosufficienza. Tra le nuove misure che vengono introdotte c’è la prestazione universale per la non autosufficienza, un assegno da 850 euro per pagare la badante anche se, ancora in una forma sperimentale. Si tratta, infatti, di una misura destinata per un periodo limitato (dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026) ad una determinata platea: anziani over 80 con un bisogno assistenziale gravissimo (già oggi percettori di indennità di accompagnamento) con un Isee che non superi i 6mila euro.
L’assegno da 850 euro (che si aggiungono all’indennità di accompagnamento) potrà essere utilizzato anche per far fronte al costo della badante regolarmente assunta. Secondo Assindatcolf, che sul tema ha presentato una Memoria ed è stata audita in Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati lo scorso 15 febbraio, “l’introduzione di una prestazione universale con cui remunerare la badante regolarmente assunta va nella direzione auspicata, ma serve uno sforzo in più: bisogna allargare la platea e aumentare l’assegno. Con 850 euro al mese si arriva a coprire solo il costo di un’assistente a una persona non autosufficiente per meno di 20 ore alla settimana”.