Ammonta a 18.626 unità il fabbisogno aggiuntivo di manodopera straniera per l’anno 2025 nel settore dell’assistenza domestica. È questa la stima elaborata dal centro studi e ricerche Idos per Assindatcolf.

I numeri, ripartiti anche a livello regionale, sono contenuti nel 3° Paper del Rapporto 2024 “Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico”.

Tuttavia nella programmazione triennale 2023-2025 sono state approvate solo 9.500 quote per ciascuna annualità, peraltro da dividere con il comparto socio-sanitario.

Per questo, in previsione di una revisione del sistema così come annunciata dal Governo, Assindatcolf ha elaborato un ‘pacchetto di proposte’ in cui non solo si chiede di adeguare le quote al reale fabbisogno delle famiglie ma, soprattutto, di rendere più flessibili le procedure, superando il meccanismo del Click Day.

Il documento è stato illustrato lo scorso 19 giugno in occasione dell’incontro avuto dal presidente Andrea Zini con i rappresentanti del Tavolo tecnico costituito presso palazzo Chigi e, successivamente, anche nel corso della riunione convocata lo scorso 2 luglio dalla Dg Immigrazione del Ministero del Lavoro a cui hanno partecipato tutte le parti sociali datoriali.

 

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