Si può procedere alla sostituzione della lavoratrice titolare del rapporto, per esempio, quando questa fruisce del periodo di ferie. E ancora, si può sostituire la badante anche in caso di assenza non retribuita, di malattia, di infortunio o di maternità. In tutti i casi il ‘nuovo’ lavoratore dovrà essere assunto con regolare contratto. Il datore dovrà altresì procedere al versamento dei contributi Inps e Cassacolf rispettando le classiche tempistiche trimestrali. È inoltre bene sapere che anche la sostituta, al momento dell’assunzione inizierà a maturare tutti gli istituti contrattuali previsti dalla normativa: ferie, tredicesima e tfr, oltre alla retribuzione ovviamente!

Con quale contratto assumere la badante sostituta?

Essendo per un periodo definito – lungo o corto che sia – generalmente si procede all’assunzione della badante sostituta ricorrendo al contratto a tempo determinato, anche se in questo caso la contribuzione non subisce alcuna maggiorazione. Tuttavia, è importante sapere che, una volta concluso il periodo di prova, il rapporto non potrà interrompersi prima della data di scadenza. Il licenziamento è, infatti, previsto solo nei casi di giusta causa.

Cosa scrivere nella lettera di assunzione della badante sostituta

Mansione, livello di inquadramento, orario e luogo di lavoro, retribuzione concordata: questi sono i principali elementi che devono essere inseriti nel contratto, simile in tutto e per tutto a quello della ‘titolare’. In questo caso, però, oltre alla data di decorrenza del rapporto dovrà anche essere prevista quella di cessazione. Il contratto dovrà essere stampato in duplice copia e firmato da entrambe le parti.

Come gestire la sostituzione della badante sul portale Inps

Come ogni nuovo rapporto di lavoro, anche quello fatto in sostituzione dovrà essere comunicato all’Inps. In questo caso l’Istituto prevede un’apposita dicitura nel menù a tendina “Assunzione a tempo determinato in sostituzione”. Attenzione però: per perfezionare la pratica bisognerà avere sottomano anche il codice del rapporto di lavoro della titolare, che dovrà essere inserito nell’apposito spazio.

Cosa fare se l’assenza della badante titolare si prolunga

Qualora la badante titolare del rapporto di lavoro comunichi al datore un prolungamento della sua assenza rispetto alla tempistica inizialmente prevista è possibile prorogare la sostituzione. Dal punto di vista contrattuale sarà sufficiente far firmare alla badante sostituta una semplice lettera in cui le parti concordano una proroga, una sorta di allegato al contratto principale, che lascia invariate le condizioni già stabilite. Quanto al fronte contributivo: accedendo al portale Inps il datore dovrà inserire la nuova scadenza. Attenzione però, perché questa operazione dovrà essere fatta entro e non oltre il giorno precedente alla data di cessazione.

Sostituzione della badante per riposi

Il Ccnl prevede anche un’altra tipologia di sostituzione che riguarda i lavoratori assunti in regime di convivenza a copertura delle ore o delle giornate in cui questi fruiscono dei loro riposi: le due ore pomeridiane, la mezza giornata infrasettimanale, le 24 ore dei festivi (domeniche) o durante le festività. Questa esigenza riguarda in particolare i casi gravi di assistenza a persone non autosufficienti quando la famiglia, con la propria presenza, non riesce a coprire il riposo del domestico. In questo caso non si tratta di una sostituzione a tempo determinato ma di un vero e proprio contratto di lavoro. Per questo generalmente lo strumento utilizzato è quello ‘classico’ del contratto a tempo indeterminato. La tabella da utilizzare per stabilire la retribuzione di questa tipologia di badante sostituta è la ‘G’ prevista nel Ccnl domestico. Lato contributi: non sono previste maggiorazioni. La regola che vale per stabilire gli importi è quella ‘classica’ delle ore lavorate.

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