Salgono, per il 2025, le quote destinate al lavoro domestico: oltre alle 9.500 già contemplate nella programmazione triennale, sono state previste in via sperimentale 10mila nuove unità solo per l’assistenza ai grandi anziani e ai disabili.

È questa una delle principali novità contenute nel Decreto legge 145/2024 a cui, lo scorso 2 ottobre, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera in tema di regolamentazione dei flussi di ingresso di cittadini non comunitari per motivi di lavoro. Molte le istanze proposte da Assindatcolf al Tavolo tecnico che nei mesi precedenti ha lavorato alle modifiche, che sono accolte dall’Esecutivo, in primis l’ampliamento delle quote sulla base del fabbisogno di manodopera straniera.

“Con la previsione di 10mila nuove unità per la prima volta si riesce ad ottenere una quota congrua rispetto al fabbisogno delle famiglie. Nel Rapporto 2024 Family (Net) Work presentato a luglio stimavamo, infatti, per il prossimo anno un’esigenza di quasi 19mila unità di personale non comunitario da impiegare in ambito domestico” ha commentato Andrea Zini, presidente dell’Associazione, nell’esprimere apprezzamento per la misura.

Ecco una sintesi di alcune delle principali novità che riguardano il comparto domestico: le istanze relative alle 9.500 quote destinate all’assistenza familiare (colf, badanti e baby sitter) saranno soggette al click day che sarà, come già stabilito, il 7 febbraio 2025, dalle ore 9.00.

Anche per le ‘nuove’ quote, le 10.000 contemplate nel Dl 145/2024 la data di presentazione è 7 febbraio 2025, dalle ore 9.00. In questo caso, però, le famiglie si dovranno obbligatoriamente affidare ad associazioni firmatarie del Ccnl domestico che hanno sottoscritto apposito protocollo con il ministero, come Assindatcolf, o alle agenzie per il lavoro.

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