Il rapporto di lavoro delle badanti è regolato dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico (CCNL), che stabilisce norme specifiche su inquadramento, mansioni, retribuzione e diritti dei lavoratori domestici. È importante, per il datore di lavoro, comprendere bene la tipologia di contratto e le regolamentazioni previste, in quanto possono variare in base alle esigenze dell’assistito e al livello di assistenza richiesta.

Inquadramento della badante: livelli e mansioni

Livello CS (badanti per persone non autosufficienti): le lavoratrici ed i lavoratori inquadrati in questo livello assistono persone non autosufficienti, che necessitano di aiuto nelle attività quotidiane, come l’igiene personale, la deambulazione, la somministrazione dei pasti e la gestione di terapie (non infermieristiche). Qui l’assistenza è completa e continuativa, estesa anche alle mansioni domestiche.

Livello DS (badante formata per persone non autosufficienti): riservato alle badanti che sono in possesso di diploma nello specifico campo oggetto della propria mansione, conseguito in Italia o all’estero, purché equipollente, o che hanno seguito corsi di formazione specifici, della durata minima di 500 ore. Queste lavoratrici offrono un’assistenza più qualificata a persone non autosufficienti.

Tipologie di contratto per badante

Esistono diverse tipologie di contratto per le badanti, in base alle necessità dell’assistito e alla disponibilità della lavoratrice:
Badante convivente: vive con l’assistito e presta servizio per un massimo di 54 ore settimanali (10 ore giornaliere non consecutive per 5 giorni alla settimana e un giorno in cui ne svolgono 4). Il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire vitto e alloggio, oltre alla retribuzione.
Badante ad ore: viene assunta per un determinato numero di ore giornaliere o settimanali, a seconda delle esigenze dell’assistito.
Non è consentito il part-time per badanti che assistono persone non autosufficienti.

Retribuzione della badante

La retribuzione della badante è stabilita annualmente dalle tabelle del CCNL e varia in base all’inquadramento, al numero di ore lavorate e alla qualifica della lavoratrice. Per il 2024, alcuni esempi di retribuzioni minime sono:

  • Livello CS (non autosufficienti, convivente): 1.127,04 euro mensili.
  • Livello DS (badante formata, convivente): 1.392,21 euro mensili.
  • Retribuzione a ore (non conviventi): da 7,83 a 9,41 euro all’ora, a seconda dell’inquadramento.

Inoltre, esiste un’indennità aggiuntiva nel caso in cui la badante debba assistere più di una persona non autosufficiente nella stessa abitazione.

Oneri del datore di lavoro

Il datore di lavoro, oltre alla retribuzione, deve farsi carico di una serie di obblighi previsti dal CCNL, che includono:

  • Contributi previdenziali: il datore deve versare i contributi INPS per la badante, calcolati in base alla retribuzione e alle ore di lavoro. Tali contributi comprendono anche una parte destinata all’assicurazione contro infortuni sul lavoro (INAIL). Obbligatori da contratto sono anche i versamenti alla Cassacolf, che ha le stesse scadenze previste per i versamenti Inps.
  • Tredicesima mensilità: la badante ha diritto ad una mensilità aggiuntiva, pagata nel mese di dicembre, in proporzione ai mesi di lavoro svolti durante l’anno. Per quelle conviventi, la tredicesima include anche la monetizzazione della relativa indennità di vitto e alloggio.
  • Ferie annuali: la badante matura 26 giorni di ferie all’anno. Durante il periodo di ferie, ha diritto a una retribuzione pari a 1/26 della retribuzione mensile per ogni giorno di ferie usufruito.
  • Trattamento di fine rapporto (TFR): al termine del rapporto di lavoro, il datore deve corrispondere il TFR, calcolato sulla base della retribuzione percepita durante gli anni di servizio.
  • Giorni festivi: nelle giornate riconosciute come festive dalla legislazione vigente (es. Natale, Pasqua, Festa della Repubblica), la badante ha diritto a un giorno di riposo retribuito. Se, per necessità, la lavoratrice deve prestare servizio durante un giorno festivo, ha diritto a una maggiorazione della retribuzione, o al recupero del riposo in un’altra giornata.

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