La Romania è la prima nazionalità nella ‘classifica’ dei lavoratori domestici stranieri regolarmente presenti in Italia. Essendo liberi di muoversi e circolare, i cittadini provenienti dalla Romania non hanno più bisogno di un permesso di soggiorno per lavorare o vivere in Italia.
Prima di questa data non era così: si poteva entrare solo in base alle quote stabilite nel Decreto flussi e con in mano un permesso di soggiorno per motivi di lavoro (o altri motivi come studio, famiglia). Tuttavia, nonostante l’ingresso all’interno dell’Ue abbia notevolmente semplificato le procedure, ci sono comunque alcuni documenti necessari per formalizzare l’assunzione di una badante romena (ma anche di una colf o di una baby sitter).

Quali documenti servono per assumere una badante romena?

Documenti della badante:

  • Carta d’identità (italiana o rumena) o passaporto in corso di validità
  • Codice fiscale italiano (se non lo possiede, deve richiederlo all’Agenzia delle Entrate)

La badante romena non convivente con il datore di lavoro deve inoltre dichiarare l’indirizzo del luogo in cui vive.

Documenti del datore di lavoro:

  • Carta d’identità o passaporto
  • Codice fiscale

I passi da seguire per l’assunzione

Il primo step per regolarizzare il rapporto di lavoro di una badante romena è la comunicazione di assunzione all’INPS, che deve avvenire entro le 24 ore precedenti l’inizio dell’attività lavorativa, anche se la badante è in prova. Questa comunicazione si effettua online tramite il portale dell’INPS o con l’aiuto di un consulente. Se hai bisogno di assistenza Assindatcolf può supportarti anche nelle pratiche di assunzione!

Inoltre, è necessario redigere una lettera di assunzione (da firmare e scambiare tra le parti), che rappresenta il contratto, che deve contenere:

  • Data di inizio del rapporto di lavoro ed eventuale durata del periodo di prova in base al Ccnl
  • Livello di inquadramento e mansioni previste
  • Tipologia del rapporto (convivenza o non convivenza)
  • Orario di lavoro
  • Stipendio pattuito, che non può essere mai al di sotto della retribuzione minima. Attenzione ai valori entrati in vigore dal 1° gennaio 2025
  • Periodo di ferie
  • Eventuali trasferte

Obblighi aggiuntivi del datore di lavoro

Se la badante viene assunta in regime di convivenza, il datore di lavoro deve anche comunicare l’ospitalità presso le autorità competenti entro 48 ore dall’inizio della convivenza. Questo passaggio è obbligatorio.

È inoltre buona norma consigliare al lavoratore non ancora residente in Italia di rivolgersi al Comune in cui si è domiciliato per ottenere l’attestazione di soggiorno. Questo documento certifica il diritto del cittadino UE a risiedere legalmente in Italia per più di 3 mesi: non è obbligatorio ma utile per accedere a servizi pubblici come sanità, scuola, e per alcune pratiche burocratiche. Si ottiene iscrivendosi all’Anagrafe del Comune di domicilio e dimostrando di avere un contratto di lavoro oppure un’autonomia economica (per chi non lavora) e copertura sanitaria.

L’importanza di essere informati

In conclusione, assumere una badante romena in Italia è un processo relativamente semplice, ma richiede il rispetto di alcune procedure. Essere informati su ogni passaggio permette di instaurare un rapporto di lavoro corretto e sereno, tutelando sia il datore di lavoro che la lavoratrice. Affidarsi a un’associazione di categoria può semplificare le pratiche burocratiche e garantire che tutto venga fatto secondo la normativa vigente.

 

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