Prendersi cura di una persona cara quando l’autonomia diminuisce è una sfida che prima o poi tutti, direttamente o indirettamente, ci troviamo ad affrontare. In questo contesto entra in gioco la cosiddetta long term care (LTC), un insieme di servizi dedicati a chi ha bisogno di assistenza prolungata a causa di età avanzata, disabilità o malattie croniche. Ma cosa significa esattamente, come funziona e come fare al meglio questo percorso?

Chi ha bisogno della long term care

La long term care non riguarda solo gli anziani fragili, anche se spesso li pensiamo come i principali beneficiari. Entrano in questa categoria anche persone con disabilità, malattie croniche o condizioni che richiedono assistenza costante per attività quotidiane come lavarsi, vestirsi, alimentarsi o spostarsi. Secondo il 7° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care del Cergas Bocconi, nel 2023 le persone non autosufficienti hanno superato i 4 milioni di cittadini.

Ma non si tratta solo dell’assistito. Le famiglie spesso diventano protagoniste di questa cura, assumendosi un ruolo centrale nell’organizzazione, nel sostegno emotivo e nella gestione pratica delle necessità quotidiane. L’Associazione Carer stima infatti che circa 7 milioni di italiani siano caregiver familiari, ovvero persone che assistono gratuitamente un parente non autosufficiente. Di questi, circa il 60% sono donne.

Tipologie di servizi

Quando si parla di LTC, i servizi disponibili si possono dividere in: residenziali, domiciliari e semiresidenziali.

Servizi residenziali

Qui rientrano le RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali), le case protette e altre strutture sanitarie a lungo termine. Questi servizi offrono assistenza 24 ore su 24, personale qualificato e spesso attività di socializzazione e riabilitazione. Sono pensati per chi non può più vivere autonomamente a casa, o per periodi in cui l’assistenza familiare non è sufficiente.

Servizi domiciliari

Molti preferiscono rimanere a casa, e in questo caso entrano in gioco badanti, infermieri a domicilio, fisioterapisti e servizi di teleassistenza. Questi servizi possono essere continuativi o occasionali, a seconda delle necessità. L’obiettivo è garantire sicurezza e supporto senza stravolgere la vita quotidiana dell’assistito.

Day care e servizi semiresidenziali

Si tratta di centri diurni, attività di supporto e laboratori pensati per chi non necessita di ricovero completo ma ha bisogno di stimoli, assistenza e socializzazione durante il giorno. Questi servizi alleggeriscono anche il carico delle famiglie, offrendo un supporto concreto nella gestione quotidiana.

Modelli di finanziamento

Uno degli aspetti più delicati della long term care riguarda il costo dei servizi e le modalità di finanziamento.

Sistema pubblico

In Italia, esistono strumenti pubblici che sostengono l’assistenza, come le prestazioni INPS: indennità di accompagnamento o contributi per l’assistenza domiciliare. L’accesso è generalmente legato alla valutazione del grado di non autosufficienza e alla situazione economica del beneficiario. A queste si aggiunge la Prestazione Universale: una misura economica sperimentale (2025-2026) destinata agli anziani non autosufficienti over 80 con bisogni assistenziali gravissimi, ISEE fino a 6.000 euro e indennità di accompagnamento, finalizzata a rafforzare l’assistenza domiciliare e l’autonomia personale. L’Inps ha anche lanciato il bando Long Term Care, in vigore dal 1 luglio 2025 al 30 giugno 2028, prevede contributi totali o parziali per cure di lungo periodo o ricovero in RSA e strutture specializzate, destinati a dipendenti, pensionati, loro familiari e soggetti equiparati che rientrano nelle categorie previste. Le domande possono essere presentate fino al 31 gennaio 2028.

Copertura privata

Esistono anche soluzioni private, come assicurazioni LTC e piani integrativi offerti da compagnie assicurative. Questi strumenti possono coprire parte dei costi di servizi residenziali o domiciliari, sono detraibili dalle tasse al 19% su un importo massimo del premio pari a 1.291,14 euro e offrono un margine di libertà nella scelta della struttura o del professionista.

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La responsabilità di una scelta consapevole

L’aumento dell’aspettativa di vita rende la long term care un tema sempre più rilevante. Prepararsi per tempo significa affrontare con maggiore serenità una fase della vita che spesso comporta fragilità e dipendenza.

Conoscere gli strumenti a disposizione, i costi e i benefici dei diversi servizi permette di fare scelte consapevoli. È anche importante riconoscere i segnali precoci di malattie come Alzheimer o altre demenze, che possono richiedere interventi specifici e adattamenti dell’assistenza.

La decisione non è solo economica: riguarda il benessere dell’assistito, la qualità della vita della famiglia e la sicurezza delle scelte organizzative. Un approccio informato e proattivo riduce stress, sprechi e conflitti, garantendo un’assistenza più umana e sostenibile.

 

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