Molti genitori si domandano se nel 2025 sia previsto un sostegno pubblico per affrontare le spese legate alla cura dei figli, in particolare sotto forma di bonus babysitter. Tuttavia, è importante chiarire un punto fondamentale: al momento non esiste un bonus babysitter nazionale attivo. Le misure straordinarie introdotte durante l’emergenza Covid sono terminate e non sono state rinnovate. Alcune Regioni hanno, però, attivato voucher, bonus o contributi locali per aiutare le famiglie nella gestione dei costi per babysitter o servizi di cura per l’infanzia.
Cosa era il Bonus Babysitter
Il bonus babysitter era un’agevolazione economica introdotta durante la pandemia da Covid-19, in particolare con il Decreto Cura Italia (2020) e misure successive: aveva lo scopo di sostenere economicamente le famiglie nella gestione dei figli durante i lockdown e la didattica a distanza. Attualmente non è più attiva. Ecco le principali caratteristiche:
- Importi: inizialmente 600 euro, poi fino a 1.200 euro per famiglia
- Destinatari: genitori lavoratori durante la chiusura delle scuole
- Modalità di erogazione: tramite il Libretto Famiglia INPS
- Periodo di validità: 2020-2021, non più rinnovato dopo il 2022
Cos’è il Libretto Famiglia INPS oggi
Il Libretto Famiglia è ancora uno strumento utilizzabile per regolarizzare prestazioni di lavoro occasionale anche per babysitting. Tuttavia, non è più associato a bonus o contributi. Questo significa che se una famiglia vuole assumere una babysitter occasionalmente, può usare questo strumento per pagarla in regola, ma senza alcun rimborso o incentivo statale.
Bonus babysitter e voucher attivi nelle Regioni nel 2025
Sebbene ad oggi non esista un bonus nazionale dedicato al pagamento delle baby sitter, alcune regioni hanno attivato delle misure che prevedono contributi specifici o servizi per la cura dei bambini. Ecco alcuni esempi
Regione Lombardia – Voucher Servizi di Cura
Nel 2024 la Regione Lombardia ha attivato il programma “Lombardia per le Donne”, destinato a sostenere le donne con carichi di cura che intendono entrare o rientrare nel mercato del lavoro. Il contributo prevede un rimborso fino a 400 € al mese per un massimo di 12 mesi (fino a 4.800 € complessivi), destinato a coprire le spese sostenute per l’assunzione regolare di babysitter, educatori o assistenti familiari. Il contributo è riservato a donne residenti o domiciliate in Lombardia che soddisfano specifici requisiti, tra cui l’occupazione recente e la presenza di carichi di cura nei confronti di figli fino a 14 anni o parenti maggiorenni con disabilità riconosciuta ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della Legge 104/92. Le domande devono essere presentate esclusivamente online sulla piattaforma regionale Bandi e Servizi entro il 15 dicembre 2026.
- Importo: fino a 400 € al mese, per un massimo di 12 mesi (4.800 € complessivi)
- Destinatari: donne residenti o domiciliate in Lombardia con carichi di cura
- Periodo rimborsabile: spese sostenute durante il periodo di validità del contributo
- Modalità richiesta: online sulla piattaforma regionale Bandi e Servizi, con documentazione obbligatoria
Provincia Autonoma di Trento – Buoni di Servizio per la Conciliazione Famiglia-Lavoro
Nel periodo 2025–2027, la Provincia Autonoma di Trento offre i Buoni di Servizio, un sostegno economico per le famiglie con figli da 3 mesi fino a 14 anni (o fino a 18 anni in caso di disabilità o situazioni di disagio), finalizzato a favorire la conciliazione tra impegni familiari e lavorativi. I buoni coprono parzialmente i costi di servizi educativi e di cura, come l’assistenza materna (babysitter), asili nido aziendali e altri servizi complementari a quelli pubblici. Il valore nominale di ciascun buono varia tra 900 e 1.500 euro, con un massimo di 12 buoni annuali per nucleo familiare. La compartecipazione economica a carico delle famiglie è ridotta: 2% per minori fino a 6 anni e 5% per minori dai 6 anni in su. Le domande possono essere presentate online in qualsiasi momento dell’anno tramite SPID, con scadenza mensile per l’inserimento in graduatoria. I servizi devono essere erogati da soggetti accreditati e attivati successivamente all’assegnazione del buono; non è prevista retroattività.
- Importo: da 900 a 1.500 euro per buono, fino a 12 buoni annui
- Destinatari: famiglie residenti o domiciliate in Trentino, con figli da 3 mesi a 14 anni (18 se disabili)
- Contributo familiare: 2% per minori fino a 6 anni, 5% per minori dai 6 anni in su
- Modalità richiesta: online tramite SPID, entro il 26 di ogni mese
- Validità: servizi attivati dopo l’assegnazione del buono, senza retroattività
Come verificare bonus e voucher nel tuo Comune o Regione
Molti Comuni o Regioni attivano periodicamente bandi per voucher per centri estivi, buoni servizio infanzia (0-3 anni) o rimborsi per spese di babysitting. In quest’ottica è bene consultare periodicamente il sito del proprio Comune o Regione, o contattare i servizi sociali, sportelli famiglia locali. Se possibile potrebbe essere raccomandato iscriversi alle newsletter istituzionali per ricevere aggiornamenti su nuovi bandi.
Conclusione
Anche se il tema dei contributi per la cura dei figli resta attuale, è fondamentale sapere che non esistono agevolazioni nazionali attive in questo momento. D’altro canto sono disponibili alcune opportunità locali, che vale la pena conoscere e sfruttare.
Se hai bisogno di aiuto per accedere ad uno di questi bonus regionali o vuoi sapere come usare correttamente il Libretto Famiglia, torna su questa guida: verrà aggiornata periodicamente per garantirti informazioni sempre corrette e verificate. Oppure visita l’Atlante Fidaldo, la federazione italiana dei datori di lavoro domestico: qui potrai trovare una mappa interattiva aggiornata in tempo reale anche rispetto alle misure legate alla gestione dei figli piccoli.