Anche nel 2025 sono disponibili bonus, agevolazioni e rimborsi per badanti e colf e per le famiglie che assumono personale domestico. Per ogni misura occorre, però, rispondere a precisi requisiti e seguire determinate procedure di richiesta del sussidio. Vediamole tutte nel dettaglio. 

Bonus badanti da 100 euro

Per colf e badanti regolari c’è ancora tempo per richiedere il cosiddetto ‘Bonus Natale’ da 100 euro, l’indennità una tantum introdotta dal Governo per sostenere i lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi e figli a carico. Per la maggior parte degli aventi diritto, infatti, l’erogazione è avvenuta alla fine del 2024, direttamente in busta paga con la tredicesima. Ma colf e badanti che non hanno ancora fatto richiesta, c’è ancora tempo per farlo, anche se con una procedura diversa.
Il Bonus badanti da 100 euro potrà essere richiesto in occasione delle scadenze fiscali relative alla dichiarazione dei redditi 2024, ovvero nel corso del 2025. Generalmente, le scadenze per la presentazione del Modello 730 e del Modello Redditi Persone Fisiche si collocano tra maggio e settembre dell’anno successivo all’anno d’imposta.

Requisiti delle badanti per ottenere il bonus

Ricordiamo che per ottenere questo bonus è necessario essere in possesso di precisi requisiti, sia familiari che di reddito.

  • Aver conseguito nel periodo d’imposta 2024 un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro. Questo significa che solo i domestici regolarmente assunti ne hanno diritto. Irrilevante la tipologia contrattuale (determinato o indeterminato) e l’orario di lavoro (part-time o full-time).
  • Avere almeno un figlio a carico, anche se nato fuori dal matrimonio, riconosciuto, adottivo, affiliato o affidato.
  • Avere capienza fiscale

Per non perdere questa opportunità è fondamentale conservare tutta la documentazione necessaria e, se necessario, rivolgersi ad un Caf, quello di Assindatcolf è a disposizione. Per contattarci basterà scrivere una mail a  roma@assindatcolf.it o chiamare il Numero verde 800.162.261

Il contributo CassaColf per chi assume una badante

La CassaColf offre un sostegno economico ai datori di lavoro domestico che, a causa di una condizione di non autosufficienza permanente, necessitano di assumere un’assistente familiare. Questo contributo prevede il rimborso delle spese documentate fino a un massimo di 3.000 euro, erogato in un’unica soluzione. ​

Requisiti

Il rimborso copre le spese sostenute per il pagamento dei contributi previdenziali e/o della retribuzione dei lavoratori domestici assunti per assistere il datore di lavoro non autosufficiente. Per accedere a questa prestazione, è necessario soddisfare le seguenti condizioni:​

  1. Contribuzione continuativa: Almeno un anno di contribuzione in favore della CAS.SA.COLF
  2. Certificazione medica: presentare una documentazione medica che attesti una condizione di non autosufficienza permanente, valutata con un punteggio uguale o superiore a 40 punti secondo il questionario specifico;
  3. Tempistica della condizione: lo stato di non autosufficienza deve essersi manifestato successivamente al 1° luglio 2021;

Come richiedere il rimborso

Per richiedere il rimborso, il datore di lavoro deve seguire questi passaggi:​

  • Documentazione: compilare il modulo di richiesta disponibile sul sito di CassaColf e allegare la documentazione necessaria, inclusa la certificazione medica e le prove delle spese sostenute per l’assistente familiare.​
  • Invio della richiesta: inviare la richiesta tramite una delle seguenti modalità:​
    • Area riservata MyCassaColf: accedendo alla propria area personale sul sito di CassaColf.​
    • Email: inviando la documentazione all’indirizzo pratiche@cassacolf.it.​
    • Posta ordinaria: spedendo la documentazione a CassaColf, Via Tagliamento, 29 – 00198 – Roma

La prestazione Universale per la non autosufficienza

La Prestazione Universale per la non autosufficienza prevede 850 euro oltre l’indennità di accompagnamento. E’ una misura destinata (per gli anni 2025 e 2026) agli anziani over 80 già titolari di indennità di accompagnamento e con disabilità gravissima. Vediamo tutti i dettagli di questa misura:

A quanto ammonta il sussidio

Due gli elementi che compongono la Prestazione Universale per la non autosufficienza:

– Una quota fissa monetaria corrispondente all’indennità di accompagnamento di cui all’articolo 1 della legge 11 febbraio 1980, n. 18. Importante sapere che il riconoscimento della Prestazione Universale comporterà l’assorbimento dell’indennità di accompagnamento e delle prestazioni fornite dagli ATS, negli ambiti di propria competenza (articolo 1, comma 164, legge n. 234 del 2021).

– Una quota integrativa, definita «assegno di assistenza», pari ad euro 850 mensili, finalizzata a remunerare o il costo del lavoro di cura e assistenzasvolto da lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona titolari di regolare rapporto di lavoro, o l’acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza, forniti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale, nel rispetto delle specifiche previsioni contenute nella programmazione integrata di livello regionale e locale.

Quali sono i requisiti per ottenere il sussidio

Nonostante si chiami ‘universale’, la prestazione potrà essere richiesta solo in presenza di determinati requisiti:

  • Età anagrafica pari o superiore agli 80 anni;
  • Bisogno assistenziale gravissimo, valutato agli atti dalla Commissione medico legale dell’INPS;
  • Valore ISEE per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria ordinario, in corso di validità, non superiore a euro 6.000;
  • Titolarità dell’indennità di accompagnamento che, qualora sospesa, non consentirà di vedersi riconosciuta la prestazione.

Come richiedere il sussidio per la non autosufficienza

La domanda potrà essere presentata telematicamente a partire dal 2 gennaio 2025 accedendo al portale dell’Istituto www.inps.it, tramite il percorso “Sostegni, Sussidi e Indennità > Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità > selezionando la voce “Vedi tutti” nella sezione Strumenti e successivamente “Decreto Anziani – Prestazione Universale” “, sia personalmente, con la propria identità digitale, che tramite gli istituti di patronato.

Agevolazioni fiscali per chi assume badanti  e colf

Ad oggi un datore di lavoro domestico che assume un lavoratore con regolare contratto ha il diritto di accedere ad alcune agevolazioni fiscali, come la deducibilità dei contributi versati per il proprio collaboratore, ma nel limite massimo di 1.549,37 euro. Stiamo parlando di deducibilità dei soli contributi versati, non della spesa per lo stipendio. Invece quando una badante viene assunta per assistere una persona non autosufficiente con reddito al di sotto dei 40mila euro, in questo unico caso è prevista una detrazione del 19% della spesa per lo stipendio del collaboratore. Ma questa detrazione ha comunque un tetto di 399 euro l’anno. Per chi non sia pratico di contabilità abbiamo pubblicato un articolo sulla differenza fra deducibilità e detraibilità.

 

Assindatcolf ti assiste nella gestione del lavoro domestico.

Dal contratto alla busta paga, dalle ferie al TFR.
Assindatcolf Associati Ora

Scrivi ad Assindatcolf

per un dubbio o un consulto su questioni contrattuali