Ogni mese il datore di lavoro domestico ha l’obbligo contrattuale di consegnare al proprio dipendente, colf o badante, una vera e propria busta paga. Il documento, che deve essere rilasciato a fine mese contestualmente alla corresponsione dello stipendio, deve sempre essere stampato in duplice copia e firmato.

Ma quali sono le informazioni che deve contenere il cedolino? Da Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, una mini guida alla compilazione della busta paga di colf e badanti.

Dati anagrafici del dipendente: nome e cognome, indirizzo di residenza e codice fiscale.

Dati anagrafici del datore di lavoro: nome e cognome, codice fiscale, indirizzo di residenza /domicilio , luogo della prestazione

Periodo di competenza: ovviamente la busta paga dovrà indicare il mese in cui si è svolta attività per cui si sta generando il cedolino, quindi a titolo di esempio: luglio 2023, agosto 2023.

Dati inquadramento: profilo (colf – collaboratore generico polifunzionale; badante; baby sitter); tipo di inquadramento (convivente o meno); Livello (A, B e C per la colf; Bs per la baby sitter; Cs e Ds per la badante). Qui per saperne di più su tutti i livelli di inquadramento presenti nel Ccnl.

Data di assunzione (e di cessazione in caso di rapporto di lavoro a tempo determinato).

Retribuzione: dovrà essere indicata non solo quella ‘base’ ma anche quella totale alla luce di eventuali indennità di funzione e di anzianità o della presenza di un superminimo assorbibile (e non).

Ma non solo, nel prospetto paga andranno indicate anche eventuali ore di straordinario effettuate, come nel caso delle festività per cui dovrà essere riconosciuto un extra pari al 60% della retribuzione globale di fatto e pari al 50% in caso di attività notturna. Da inserire anche i giorni di malattia (che sono a carico della famiglia fino ad un massimo 15 giorni a seconda dell’anzianità di servizio, i primi 3 al 50%) e le eventuali ferie godute.

Infine, è importante sapere che il cedolino deve sempre contenere anche le informazioni relative alla posizione Inps del lavoratore (codice Inps lavoratore). Il totale netto da pagare contempla, infatti, anche la quota Inps e Cassacolf a carico del dipendente che il datore versa trimestralmente, anticipando, e poi recuperando in busta paga.