Se, a conclusione del periodo di ferie, la colf o la badante dovesse tardare a rientrare sul posto di lavoro, ecco cosa fare dal punto di vista amministrativo per una corretta gestione del rapporto di lavoro. Da Assindatcolf, un piccolo vademecum destinato alle famiglie che hanno alle proprie dipendenze colf, badanti e baby sitter.
Per prima cosa è necessario contestare ufficialmente il mancato rientro a conclusione del periodo stabilito per il godimento delle ferie: per farlo è necessario inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno al domicilio del lavoratore. È consigliabile anticipare la notifica anche via mail o cellulare, in modo da raggiungerlo ovunque, anche qualora non fosse rientrato in Italia in seguito ad un viaggio all’estero. Il Ccnl prevede un termine di 5 giorni entro il quale il lavoratore è tenuto a rispondere, giustificando l’assenza. Se questo non avviene il passaggio successivo sarà quello di notificare a mezzo A/R la lettera di licenziamento per giusta causa: in questo caso non è necessario rispettare i termini di preavviso.
Al contrario, se il lavoratore sarà, nei termini previsti, in grado di produrre un valido motivo a giustificazione del ritardo, il datore dovrà considerare l’assenza come non retribuita. In questo periodo di tempo, la famiglia potrà eventualmente valutare se assumere con contratto a tempo determinato un sostituto.