Conciliare lavoro e vita privata è la sfida quotidiana di tutte le famiglie italiane soprattutto in un periodo di crisi e forte inflazione. Da un lato il fatto che quasi sempre entrambi i genitori lavorano (le famiglie monoreddito sono oramai in diminuzione) e dall’altro la presenza di uno o più figli rendono la gestione della vita domestica sempre più impegnativa.
Proviamo quindi a passare in rassegna misure di supporto, soluzioni e consigli per affrontare questa sfida in maniera sostenibile e magari anche soddisfacente.

Smart working e coworking family friendly

Lo smart working, impostosi d’obbligo per ragioni sanitarie durante gli anni della pandemia, si sta diffondendo ora sempre di più, sia nel pubblico che nel privato. Molti datori di lavoro si rendono conto che bilanciare la gestione degli impegni professionali con una maggiore tutela delle esigenze familiari può migliorare l’ambiente di lavoro e di fatto aumentare la produttività. Nell’assegnazione dei giorni di lavoro smart, vengono spesso privilegiati lavoratrici e lavoratori che devono occuparsi di figli piccoli, disabili o parenti non autosufficienti oppure che abitano più distante dal luogo di lavoro.

Ma anche per i liberi professionisti ci sono soluzioni interessanti per conciliare il lavoro con le esigenze familiari. Negli ultimi anni, molti spazi di coworking hanno attivato aree dedicate in cui i genitori possono portare i propri figli. Asili nido a portata di scrivania, insomma,  con personale specializzato pronto a prendersi cura dei più piccoli.

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Non sono ancora tanti, ma la tendenza sembra promettente.  The Magic Barn, a Milano, ha affiancato al proprio asilo nido un coworking. Co-Stanza, a Firenze, associa coworking e babycare. Casa Netural è un coworking e coliving di Matera che ha deciso di offrire anche servizi di assistenza e consulenza per le famiglie (grazie ai suoi psicologi), oltre a uno spazio con giochi, libri, fasciatoi e una zona allattamento. Anche a Roma sono stati avviati con il contributo del Comune esperimenti in tal senso, I Love Mum a Trastevere e L’Alveare a Centocelle, ma attualmente purtroppo sono progetti sospesi. Speriamo che questa tendenza continui a diffondersi in tutta Italia.

Il welfare aziendale in Italia

Il welfare aziendale è l’insieme di politiche che coniugano la responsabilità sociale d’impresa con i piani di incentivo alla produzione per offrire ai propri dipendenti migliori condizioni di vita. In Italia ci sono moltissimi esempi in questo senso. Nestlè ha da tempo realizzato degli asili nido presso le proprie strutture a Milano e Perugia, mentre a marzo 2022 Fincantieri ha firmato un accordo per l’apertura di asili nido in ogni suo sito produttivo. E nel piccolo Comune di Arcole, nel veronese, Lidl ha aperto un asilo bilingue per i propri dipendenti in grado di accogliere oltre un centinaio di bambini.

Un altro benefit piuttosto diffuso sono i soggiorni estivi per i figli dei dipendenti, oppure sovvenzioni che vanno ad aggiungersi a quelle statali, come il bonus bebè da 300 euro al mese che Luxottica offre ai propri dipendenti per i primi tre anni di vita dei figli.

Infine, ci sono i cosiddetti servizi salvatempo (time-saving), come la spesa pronta consegnata direttamente in azienda, le lavanderie convenzionate o addirittura i poliambulatori, come quello che Mazzucchelli 1849 ha messo a disposizione di lavoratori, familiari e ex-dipendenti in pensione a Castiglione Olona, in provincia di Varese.

Secondo il Rapporto 2022 – Welfare Index PMI, promosso da Generali, in Italia anche le microimprese stanno incrementando sensibilmente questo aspetto. Quindi anche se lavorate per una piccola o media azienda informatevi presso l’ufficio del personale per conoscere le iniziative che potrebbero dare un aiuto concreto alla vostra gestione familiare.

Congedi e sussidi

È sempre consigliabile tenersi informati sui vari sussidi e congedi messi a disposizione dal Governo o dalle Regioni.

La misura sicuramente più determinante per le famiglie è il congedo parentale, a cui i genitori hanno diritto per i primi 12 anni di vita del proprio figlio, pari a 10 mesi di astensione dal lavoro da ripartire fra i due coniugi. Si tratta del minimo garantito a livello di contrattazione nazionale, ma è possibile anche che un contratto aziendale preveda un periodo di tempo maggiore.
In caso di genitore solo vengono riconosciuti 11 mesi di congedo, di cui 9 pagati al 30% della retribuzione. Nel caso di redditi sotto-soglia, l’indennizzo si estende ai restanti due mesi. Il congedo parentale è previsto anche per i genitori lavoratori autonomi. Dura un massimo di tre mesi, da fruire entro il primo anno dalla nascita, dall’affidamento o dall’adozione, ed è pari indicativamente al 30% della retribuzione, fatte salve diverse variabili.

Esiste poi il bonus per gli asili nido e per il supporto domiciliare in favore di bambini affetti da patologie croniche. Il contributo è valido per i figli dai 0 ai 36 mesi. L’importo è determinato dal parametro ISEE minorenni.
Dal comunicato dell’INPS: “Il servizio online di presentazione della domanda è raggiungibile dal portale www.inps.it, digitando nel motore di ricerca “bonus nido”, premendo il pulsante “Approfondisci” della scheda servizio “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione” e successivamente cliccando su “Utilizza il servizio”.
L’assegno e unico universale è un ulteriore sostegno a tutte le famiglie per ogni figlio a carico fino al compimento del ventunesimo anno di età, e senza limiti di età per i figli disabili. Anche questo contributo è relativo all’ISEE familiare; ma, essendo una misura universale, in assenza di ISEE o con ISEE oltre la soglia di € 43.240 si riceve l’importo minimo.

Asili, ludoteche e centri estivi

Le carenze per quanto riguarda le strutture pubbliche sono ben note, e non sempre asili nido, scuole materne e servizi che possano accogliere i nostri figli sono sufficienti per rispondere a tutte le richieste.
Il più delle volte le famiglie devono ricorrere a scuole private, ludoteche o attività pre/post scuola in cui i più giovani possano trascorrere qualche ora in sicurezza, lasciando ai genitori il tempo per portare a termine la propria giornata lavorativa.
In questo caso il bonus asili nido può essere una risorsa preziosa per compensare parzialmente l’impegno economico richiesto.
Durante la stagione estiva fra l’altro, anche chi può usufruire delle scuole pubbliche deve fare i conti con un periodo di chiusura piuttosto lungo che quasi mai corrisponde alle effettive ferie dei genitori, quindi il ricorso a strutture private, ludoteche o centri estivi, diventa obbligato.

Il valore della rete sociale

Il nostro Paese è notorio per l’importanza del mutuo soccorso soprattutto fra le diverse generazioni. E infatti l’aiuto dei nonni o degli zii è spesso una soluzione strutturale per far fronte alle difficoltà logistiche richieste per conciliare vita privata e lavoro. Ma saper costruire una rete sociale va anche oltre alla famiglia intesa in senso stretto, perché un supporto non indifferente può venire dalle formazioni sociali immediatamente periferiche: il condominio, il quartiere, le famiglie dei compagni di scuola dei bimbi, con le quali si possono creare routine risolutive per accompagnare o riprendere i figli dalla scuola o dalle loro attività sportive.

Soluzioni salva-tempo in rete

La rete ci viene ancora una volta in aiuto anche nella gestione del tempo.
Per esempio l’utilizzo della spesa online può farci risparmiare ogni settimana ore preziose in spostamenti e acquisti. Anche la fruizione di tutte le soluzioni di pagamento online garantite dai moderni home banking per bollette, multe e tasse ci permette di guadagnare tempo libero che andrebbe perso nelle file agli uffici postali.
Impostare un calendario condiviso in rete (Google, iCal o Outlook che sia) può aiutarci a mantenere sott’occhio gli impegni della famiglia, appuntamenti, visite, compleanni dei compagni di scuola dei bimbi… migliorando notevolmente l’organizzazione della vita quotidiana.
Taskrabbit è una piattaforma online molto utilizzata per l’incontro di domanda e offerta di piccoli lavori casalinghi: dal montaggio di un armadio a una riparazione idraulica, dal giardinaggio all’assistenza elettrica.
Clear è una app molto utile per tenere sotto controllo la lista delle cose da fare e l’avanzamento dell’esecuzione. Questo ci aiuterà a non dimenticare nessuna delle nostre incombenze e organizzarle al meglio con la minima perdita di tempo!

Piccoli consigli di gestione del tempo

La famiglia moderna si basa sempre di più su un rapporto paritario fra i due coniugi. Per quanto dovrebbe essere scontato e oramai consolidato, a volte è necessario ribadirlo: le incombenze domestiche vanno suddivise equamente, ovviamente in maniera compatibile con l’orario di lavoro. La retorica della mamma supereroina che nasconde un grave squilibrio nel carico di lavoro e di responsabilità domestiche va oramai superata.
Ma c’è di più, responsabilizzare anche i propri figli è sempre una strategia vincente per guadagnare tempo per sé stessi – educando loro, al contempo, a prendere attivamente parte alla vita familiare.

Culturalmente, non solo siamo portati a credere di potere (e dovere!) fare tutto da soli, ma anche che non ci sia concesso sbagliare. Il secondo passo da fare è proprio questo: abbandonare il perfezionismo senza sentirsi in difetto.

Se tra le tantissime cose da fare nel corso della giornata ne è rimasta qualcuna indietro (fare la spesa, pulire il bagno, cucinare qualcosa di particolare), è perfettamente normale. Accettiamolo. E lavoriamo piuttosto sulle priorità. In questo modo potremmo alleviare il carico mentale e guadagnare maggiore serenità nella vita di ogni giorno!

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