Le quote per il lavoro domestico (assistenza familiare) che sono previste nella programmazione triennale dei flussi di ingresso per l’anno 2025, sono 9.500. Ma attenzione, perché queste unità non sono dedicate esclusivamente per colf, baby sitter e badanti. La normativa prevede, infatti, che siano destinate anche all’assunzione di personale sociosanitario (con requisiti del datore differenti).
Complessivamente le 9.500 quote rientrano all’interno delle 70.720 unità previste per il 2025 nell’ambito del lavoro subordinato non stagionale.
In via straordinaria, per il 2025, sono state concesse anche altre 10mila unità ‘fuori quota’ da destinare all’assistenza di grandi anziani (over 80) e disabili (certificati).