Il 25 settembre gli elettori italiani saranno chiamati alle urne per il rinnovo dei due rami del Parlamento italiano, la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica. Con l’avvio della Legislatura prenderà anche il via il procedimento per la costituzione del nuovo Esecutivo, con l’indicazione del presidente del Consiglio dei Ministri e la relativa formazione della squadra di Governo. Ecco cosa contengono i programmi elettorali delle principali formazioni politiche che si candidano a guidare l’Italia per i prossimi 5 anni in materia di famiglia, conciliazione vita-lavoro e politiche migratorie.

Il centro destra (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) si è impegnato per allineare alla media europea la spesa pubblica per infanzia e famiglia ma anche affinché venga aumentato l’importo dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico, per sostenere i genitori nella conciliazione lavoro-famiglia e per tutelare il lavoro delle giovani madri. Sul fronte delle politiche migratorie ha dichiarato di voler contrastare l’immigrazione irregolare e di voler favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con regolare permesso di soggiorno. Previsto nel programma anche l’impegno per la decontribuzione del lavoro femminile.

IlPartito Democratico (con la coalizione di centro sinistra) si è impegnato con gli elettori nella lotta al lavoro sommerso con particolare riferimento al comparto della cura e dell’assistenza, ma anche per l’introduzione del salario minimo orario in applicazione alla Direttiva Europea. E ancora, si è detto favorevole alla prosecuzione della Riforma della non autosufficienza, un processo che nella passata Legislatura aveva iniziato il suo cammino senza tuttavia arrivare a conclusione. Quanto alle politiche migratorie: l’impegno è per il superamento dell’attuale legge Bossi-Fini.

Anche il Terzo Polo (Italia Viva e Azione) si è detto favorevole all’introduzione del salario minimo e si è impegnato affinché venga ‘inaugurato’ un nuovo Ministero per le Migrazioni, con lotta al lavoro sommerso. Sul fronte della disabilità ha aperto alla proposta di creare un fondo per sostenere il ruolo di cura e assistenza, con l’adozione di un nuovo assegno per la vita indipendente. In tema di aiuti alle famiglie e alla natalità si è invece impegnato per portare a compimento la riforma del Family Act, prevedendo anche degli specifici incentivi per il pagamento delle baby sitter e delle badanti.

Infine il Movimento 5 Stelle: oltre ad aver ribadito l’impegno per portare a compimento la ‘storica’ battaglia per l’introduzione del salario minimo orario, nel proprio programma elettorale prevede di arrivare ad un’equiparazione dei tempi di congedo tra madri e padri, il potenziamento dei percorsi di vita indipendente per le persone con disabilità, l’introduzione di un ‘silver cohousing’ per gli anziani. Infine, l’adozione di un meccanismo comunitario per la gestione dei flussi migratori e le operazioni di primo intervento.