L’invecchiamento attivo è stato definito dall’OMS come “il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano”.
L’Italia si trova al secondo posto nel mondo, dopo il Giappone, nella graduatoria dei Paesi con il maggior numero di soggetti anziani. Questo ci impone un cambio di paradigma: non possiamo più concepire la vecchiaia come una fase passiva e terminale della vita, ma come un’età ricca di attività e opportunità.
L’invecchiamento attivo, quindi, non è una questione di età ma di pratiche e impegni quotidiani. Sia da parte delle persone anziane che da parte dei famigliari che gli sono vicini. Di seguito, alcuni suggerimenti per promuoverlo e favorirne l’applicazione nella quotidianità.
Che cosa è l’invecchiamento attivo e come applicarlo nella routine quotidiana?
Il magazine dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma riporta sei attività consigliate per prevenire l’insorgere dell’Alzheimer e altre patologie tipiche della terza età, che può essere sfruttato come pietra miliare dell’invecchiamento attivo:
- Far lavorare il corpo
- Evitare le cattive abitudini
- Prendersi cura del proprio cuore
- Seguire una dieta equilibrata
- Stimolare la mente
- Mantenere rapporti sociali
Tralasciando le indicazioni più strettamente medico-sanitarie – per le quali è opportuno consultare il medico di base, un geriatra o uno specialista – vediamo un po’ più nel dettaglio i consigli sullo stile di vita più consono e utile per mantenere un invecchiamento attivo
Fare esercizio regolarmente
Secondo L’OMS, le persone con più di 65 anni dovrebbero fare almeno 150 minuti a settimana di attività fisica aerobica moderata. Per altri dettagli sulle raccomandazioni utili a mantenere una buona forma fisica è possibile consultare il sito sportesalute.eu. Non è necessario diventare un atleta per invecchiare attivamente, ma è importante fare movimento ogni giorno, ancora meglio se in compagnia. Camminare per 30 minuti all’aria aperta, praticare yoga, ballare o fare ginnastica dolce sono ottime scelte per mantenere la salute fisica e migliorare la mobilità.
L’esercizio fisico aiuta anche a migliorare l’umore, ridurre l’infiammazione e aumentare i livelli di energia. Due attività, in particolare, più di tutte, apportano benefici al corpo, tra queste sicuramente c’è lo sport in acqua. In piscina, infatti, gran parte del peso corporeo è sostenuto dall’acqua stessa che, di conseguenza, va a ridurre l’impatto sulle articolazioni. I movimenti risulteranno rallentati e, per le persone anziane, questo renderà più facile lo svolgimento degli esercizi, mantenendoli comunque efficaci. Infine, le attività acquatiche migliorano la muscolatura e la circolazione sanguigna e rafforzano il senso di equilibrio. Poi c’è lo yoga: questa tipologia di attività è caratterizzata da movimenti dolci e armonici che, in un anziano, favoriscono l’allungamento e rafforzano la muscolatura. L’impatto fisico, in questo caso, è particolarmente basso e contribuisce ad un migliore coordinamento, respirazione ed equilibrio.
Stimolare la mente con esercizi logici
Tenere la mente attiva è essenziale per prevenire il declino cognitivo. Attività come leggere, giocare a scacchi o a carte, risolvere cruciverba o imparare una nuova lingua sono tutte pratiche eccellenti per stimolare il cervello e mantenere la memoria e la concentrazione. Anche l’uso di tecnologie moderne, come tablet o computer, può essere un ottimo modo per imparare nuove competenze.
Quali possono essere, ad esempio, alcuni piccoli giochi cognitivi da svolgere durante il giorno? Uno degli aspetti sui quali è sicuramente più facile lavorare è quello della memoria. Ecco alcuni spunti da prendere in considerazione:
- memorizzare i numeri di telefono e ripeterli più volte al giorno;
- memorizzare la lista della spesa;
- studiare ed imparare una lingua nuova, utilizzando alcuni vocaboli nuovi ogni giorno;
- memorizzare una canzone o una poesia.
Una parentesi più ampia va aperta per cruciverba, sudoku, giochi di carte o dama e attività simili. Tutti gli esercizi di ginnastica mentale favoriscono infatti l’utilizzo della memoria e aumentano il vocabolario, stimolando quindi le sinapsi. È bene ricordare, però, che queste attività vanno svolte con una certa costanza.
L’associazione ParkinsonPadova, per esempio, mette a disposizione sul proprio sito una serie di file pdf scaricabili e stampabili a casa, utili per le persone anziane che vogliano eseguire esercizi mentali utili a mantenere allenata l’attività cerebrale.
Mantenere vive le relazioni sociali
Sviluppare e mantenere una rete sociale attiva è fondamentale per combattere la solitudine. Partecipare a gruppi di interesse (anche religiosi) o a progetti di volontariato, incontrarsi con amici o familiari, o unirsi a club o associazioni locali è un ottimo modo per rimanere socialmente coinvolti.
Non sottovalutare mai l’importanza di una conversazione o di un sorriso da parte di una persona cara, magari dedicando tempo ai più giovani come bambini e nipoti. Lo scambio intergenerazionale è di grande insegnamento e di grande valore emotivo per tutte le generazioni coinvolte.
Anche dedicarsi ad animali da compagnia può essere una attività gioiosa e utile. Ma attenzione, in alcuni casi l’animale da compagnia può diventare un impegno gravoso e difficile da rispettare. Quindi prima di fare questo passo è necessario sincerarsi che intorno alla persona anziana ci sia una rete familiare o sociale che possa supportarlo in questo impegno e, in prospettiva, prendersi cura del pet quando la persona anziana non sarà più in grado di farlo. In alternativa è opportuno considerare servizi di dog sitting.
Seguire una dieta equilibrata
Una dieta sana è cruciale per invecchiare attivamente. Mangiare cibi ricchi di antiossidanti, fibre e grassi insaturi, come frutta, verdura, pesce e cereali integrali, aiuta a mantenere il corpo in salute. Inoltre, è importante monitorare l’apporto calorico, per evitare l’obesità, e bere molta acqua per rimanere idratati.
La Fondazione AIRC consiglia alcune regole di alimentazione stilate insieme al ministero della Salute in un decalogo per la longevità:
- Variare gli alimenti, non dimenticare mai frutta e verdura
- Bere acqua frequentemente anche se non si percepisce la sensazione di sete
- Preferire i carboidrati complessi (pane, pasta, ecc) a quelli semplici (zucchero, dolci, ecc)
- Assumere regolarmente una dose sufficiente di proteine, animali e vegetali
- Porre attenzione alla quantità di sale che si utilizza nelle pietanze
- Preferire i grassi insaturi (pesce, olio d’oliva) a quelli saturi (formaggi, insaccati)
Per approfondire potete consultare il decalogo della longevità sul sito della Fondazione AIRC.
Pianificare il futuro, assistenza e supporto
Prendersi cura del proprio futuro significa pianificare per una vecchiaia più possibile tranquilla. Ciò include la gestione delle finanze, l’assicurazione sanitaria e la creazione di una rete di supporto familiare o sociale. Avere un piano per il futuro riduce l’ansia e contribuisce a una vita serena.
Un aspetto da non trascurare nel corso della terza età è anche quello della sicurezza. Sentirsi sicuri e accuditi, infatti, può aiutare gli anziani ad affrontare con maggiore forza e gioia la propria quotidianità.
Soprattutto nel caso di familiari impegnati con il lavoro, e di conseguenza non completamente disponibili durante l’arco della giornata, l’assunzione di una colf o badante può facilitare la gestione della vita quotidiana e contribuire ad un invecchiamento attivo.
Un assistente domestico, infatti, si prende cura dell’ambiente casalingo e della persona, aiutandola nell’igiene personale, nella preparazione e somministrazione dei pasti, nello svolgimento degli impegni e delle visite quotidiane e, soprattutto, è fonte di compagnia e socializzazione.
Provvedimenti delle regioni per sostenere l’invecchiamento attivo
Vediamo alcuni provvedimenti delle amministrazioni locali in favore dell’invecchiamento attivo.
A Milano, ad esempio, è stato presentato lo scorso dicembre all’Università Statale il progetto sperimentale di co-housing e mentoring ‘Attiva – Mente insieme’, promosso dall’ateneo milanese e da Regione Lombardia. Obiettivo, promuovere il dialogo fra generazioni, incentivare l’inclusione sociale delle persone anziane. E allo stesso tempo offrire soluzioni concrete per far fronte all’aumento delle richieste abitative a costi sostenibili da parte degli studenti fuori sede.
A Cagliari nel 2024 è stato presentato il “Piano per l’invecchiamento attivo”, redatto dal settore pianificazione e sviluppo locale in attuazione al Piano Strategico Metropolitano, articolato in sei assi comprendenti diverse azioni tra cui: attività di natura sportiva e culturale, percorsi di educazione specifica e finanziaria, reverse mentoring (momenti di scambio intergenerazionali), la creazione di rifugi climatici e la mappatura dei luoghi age friendly. Consultare il sito della città metropolitana di Cagliari per ulteriori informazioni.
In Piemonte, sono attive le “palestre della salute”, per sostenere progetti in favore della popolazione anziana che prevedano azioni volte ad attivare e sostenere percorsi di salute tramite l’educazione e la diffusione di stili di vita sani, della corretta alimentazione e dell’attività motoria e fisica, nonché di screening sanitari dedicati. Le palestre della salute, strutture riconosciute dalla regione, offrono attività personalizzate per favorire la mobilità e la socializzazione e l’adozione di corretti stili di vita.
Molto attiva anche la Regione Lazio che ha pubblicato diversi bandi pubblici per progetti e attività rivolte all’invecchiamento attivo degli anziani.
A Napoli sono, invece, nate delle vere e proprie “agenzie di cittadinanza” promosse dall’Assessorato alle politiche sociali del comune partenopeo: una nuova forma di supporto ai cittadini napoletani attraverso percorsi di assistenza ed inclusione sociale offerti da varie associazioni volontaristiche. Tra le azioni principali: l’assistenza leggera alle persone anziane e non autosufficienti, la valorizzazione dell’invecchiamento attivo, la promozione e il sostegno dei luoghi di aggregazione spontanea degli anziani e la promozione della cittadinanza attiva.