Quando abbiamo familiari anziani in casa, o se vivono da soli, la prima preoccupazione è relativa alla sicurezza domestica: ovvero tutti quegli accorgimenti che ci fanno stare tranquilli contro i pericoli quotidiani insiti nelle abitazioni.
Per questo, abbiamo pensato di analizzare insieme i pericoli più comuni in cui possano incorrere gli anziani, proponendo alcune soluzioni per affrontarli.
Purtroppo, cadute e incidenti domestici possono essere molto frequenti. Esistono però molti accorgimenti che si possono adottare per rendere la casa più sicura.

Come aumentare la sicurezza nella stanza da letto

Il primo ambiente in cui possiamo migliorare la sicurezza per i nostri familiari anziani è la camera da letto. È importante che tutta la struttura, se possibile, sia pensata per le loro esigenze, soprattutto per quanto riguarda l’altezza: un letto troppo basso, infatti, può rendere complicato alzarsi.
Secondo le indicazioni della maggioranza dei produttori e rivenditori, l’altezza ideale del letto – materasso incluso – si aggira intorno ai 60-65 cm. Esistono poi modelli di letto pensati per variare la propria altezza a seconda delle necessità, arrivando anche a 80 cm (100, se contiamo anche il materasso). In commercio si trovano letti contenitori dotati di un meccanismo di sollevamento a doppia alzata, cioè la rete non si solleva solo da un lato, tipicamente quello dei piedi, ma anche dal lato della testa: in questo modo rifare il letto diventa molto meno faticoso per la schiena.
Un altro fattore di rischio sono gli scendiletto, che possono far scivolare o inciampare. Qui la soluzione è drastica: il buon senso ci dice che sarebbe preferibile eliminarli. Un accorgimento che vale un po’ per tutti i tappeti, compresi quelli del bagno. L’alternativa è quella di fissarli al pavimento con il nastro biadesivo, oppure dotarsi di tappeti antiscivolo o di apposite retine da applicare sotto al tappeto. Bisogna comunque fare sempre attenzione ai bordi: increspandosi, possano far inciampare la persona anziana.

Un corridoio sicuro durante la notte: un aiuto arriva dalla domotica

Il percorso tra la camera da letto e il bagno può essere insidioso. Per un anziano, affrontarlo appena svegli non è qualcosa da prendere sottogamba. Specialmente nel cuore della notte, per un’esigenza improvvisa.
La cosa migliore da fare è quella di tenerlo il più libero possibile da ingombri di ogni genere. Dunque possibilmente niente mobili, e di sicuro vanno eliminati vasi, lampade da terra e qualunque altro oggetto potenzialmente d’ostacolo.
Un altro accorgimento è quello di tenere le porte ben aperte e l’ambiente illuminato. Su questo ultimo punto – se si vuole evitare di lasciare le luci notturne accese fino al mattino – ci viene incontro la domotica. È infatti possibile automatizzare l’accensione e lo spegnimento delle luci grazie ad appositi sensori che reagiscono al passaggio di una persona.

Utilizzare il bagno in sicurezza

Per rendere il bagno un luogo sicuro e adatto alle persone anziane a volte potrebbero essere sufficienti alcuni accorgimenti, come l’installazione di maniglie o corrimani, soprattutto a lato del wc, in modo da avere sempre un sostegno sicuro per alzarsi.
La maniglia è di grande utilità anche per entrare e uscire dalla vasca da bagno (magari utilizzando anche uno sgabello) ma, indubbiamente sarebbe preferibile avere a disposizione una doccia: i bordi della vasca, infatti, possono essere faticosi da scavalcare, anche con l’aiuto delle maniglie.
In alternativa esistono vasche da bagno dotate di sportello, molto adatte per chi ha perso mobilità. Possono essere installate al posto della vasca già esistente, oppure si può far riadattare quella vecchia “ritagliando” un’apertura su uno dei lati.
In ogni caso, è consigliabile applicare i tappetini antiscivolo di gomma, oppure appositi adesivi antiscivolo sul fondo della vasca o della doccia.

Altri consigli utili per migliorare la sicurezza degli anziani

Quando si tratta dei nostri familiari anziani la prudenza non è mai troppa. E anche dopo aver riorganizzato la stanza da letto, il bagno e il corridoio per adattarli alle loro esigenze, ci sono ancora molti piccoli consigli che possiamo seguire per far sentire più sicuri sia loro, che noi.

  • Quanto dicevamo per il corridoio vale un po’ per tutta la casa: meno oggetti ci sono su cui si rischia di inciampare e meglio è. Quindi, se non si tratta di oggetti indispensabili, assicuratevi che il pavimento sia libero da piante, tavolini e altri potenziali ostacoli.
  • Acquistare un bracciale salvavita, grazie al quale possiamo sapere immediatamente se ci sono problemi quando l’anziano rimane da solo, per esempio in caso di cadute – ma si può usare anche per avere molte informazioni sul suo stato di salute, come il battito cardiaco, la qualità del sonno e altri parametri utili a far sentire tutti più sicuri.
  • Valutare l’acquisto di una poltrona elettrica alzapersona, quella che si solleva premendo un pulsante. Uno strumento del genere aiuta a limitare gli sforzi quando ci si alza, specialmente in caso di artrosi o di perdita di forza muscolare.
  • I montascale a poltroncina (se è possibile installarli) sono utilissimi per permettere all’anziano di salire o scendere le scale senza fatica. Quando non è presente, cercate di rendere ancora più visibili i gradini utilizzando del nastro adesivo colorato, oppure illuminandoli con dei Led. Anche per le scale vale l’accorgimento degli adesivi antiscivolo.
  • Gli oggetti di uso comune, come pentole ed elettrodomestici, devono essere sempre a portata di mano. E dunque, né troppo in alto sugli scaffali, né troppo in basso nelle cassettiere.
  • Per pulire il pavimento, meglio utilizzare la candeggina o gli sgrassatori. Mai passare la cera, che lo rende troppo scivoloso. E in ogni caso è meglio evitare alla persona anziana di affaticarsi con le pulizie, svolgendole al posto suo o rivolgendosi a qualcuno che possa dare una mano.
  • Infine, scegliere le scarpe più adatte per garantire comodità e stabilità. L’ideale è una suola bella ampia, che aumenti il piano d’appoggio, dotata di una soletta in gomma e non troppo stretta – ma neppure troppo larga: non deve essere scomoda da calzare, certo, ma neppure deve sfilarsi mentre si cammina!

Truffe e rapine agli anziani

Un altro problema molto frequente per gli anziani sono le truffe e le rapine che avvengono non solo in strada ma anche in casa dove teoricamente ci sentiremmo più tranquilli.
Facendo leva sulla paura, sulla fiducia che può infondere l’indossare una divisa o semplicemente contando sulla voglia di tanti anziani di scambiare qualche parola con qualcuno, i truffatori hanno tante carte da giocare per tentare di raggirare qualcuno e farsi consegnare denaro o gioielli.
Un problema che non ha solo una ricaduta sul piano economico della persona colpita, ma anche su quello psicologico, come è facile immaginare.
La prevenzione passa attraverso l’informazione: la persona anziana deve essere al corrente dell’esistenza di queste tecniche di raggiro. I truffatori possono nascondersi dietro finti corrieri, operatori delle compagnie telefoniche, del gas o dell’elettricità, o ancora presunti amici o conoscenti di figli e nipoti – di cui magari hanno avuto modo di carpire nomi o dettagli da utilizzare per convincere l’anziano della effettiva confidenza.
Il malintenzionato tenta di farsi consegnare i soldi oppure di entrare in casa, distrarre l’anziano e appropriarsi di eventuali i gioielli o argenteria. Di fronte a situazioni come queste, è di vitale importanza che l’anziano sappia di non dover aprire la porta se non c’è almeno un familiare in casa.
Occhio anche alle truffe telefoniche: meglio interrompere una telefonata di vendita fatta da numero sconosciuto, oppure invitare a richiamare in presenza di un familiare.
Altra cosa importante: non bisogna mai fornire dati personali agli sconosciuti, né al telefono né di persona. E vale per qualunque dato personale: dal numero di conto corrente al nome, dal proprio indirizzo al numero di telefono.

La sicurezza informatica

Computer e smartphone, ormai da molti anni, sono sempre più parte integrante della vita delle persone anziane. Sono sempre di più quelli che hanno imparato a destreggiarsi con la tecnologia e con internet.

Per farlo in modo sicuro, ecco qualche consiglio:

  • Attenzione a truffe e virus. Gli anziani devono essere messi al corrente dei rischi che comporta cliccare su link sospetti contenuti in mail o messaggi, sia sms che su Whatsapp. È quello che in gergo viene chiamato phishing: di solito si tratta di comunicazioni provenienti da qualcuno che si spaccia per una fonte che si presume sicura – come la banca o le Poste. E che, con questa scusa, tenta di impadronirsi di password o dei dati della carta di credito. In questi casi, meglio ignorare il messaggio e contattare direttamente la fonte attraverso altri canali per verificare l’attendibilità della richiesta.
  • Installare firewall domestici per filtrare la navigazione. E’ inoltre possibile utilizzare delle app di firewall da installare sul computer o sul telefono. Il firewall permette di per bloccare alcuni siti, controllare quali pagine web vengono visualizzate e altre funzioni di sicurezza.
  • La scelta di una buona password è davvero importante. Deve essere facile da ricordare per la persona anziana, certo, ma anche efficace e complessa da decifrare per un malintenzionato. In questo caso, l’aiuto di qualcuno più esperto può essere decisivo.
  • Tenere i dispositivi aggiornati. Dall’antivirus ai firewall, al sistema operativo (sia del computer che del telefono): un sistema aggiornato permette di contrastare meglio le minacce informatiche.

La solitudine degli anziani

Quello della solitudine degli anziani è un problema molto serio. Una condizione collegata a quasi tutti i problemi di cui abbiamo parlato finora: ognuna delle soluzioni che abbiamo provato a immaginare, infatti, serve proprio a migliorare la vita degli anziani nei momenti di solitudine o autonomia.
Il benessere delle persone anziane passa anche da frequenti visite dei propri cari; dalla compagnia di una badante di fiducia; o da attività ricreative pensate per loro da circoli, associazioni, Università della terza età.
Prendiamoci cura, insomma, non solo della loro sicurezza. Ma anche del loro bisogno di mantenersi attivi dal punto di vista fisico, mentale e sociale.