Il lavoro domestico è un pilastro sociale del welfare pubblico anche se troppo spesso ‘invisibile’, perché svolto nei confini delle nostre case. Negli ultimi anni si sta diffondendo una maggiore consapevolezza dell’importanza del valore del lavoro domestico nel sostenere le famiglie e l’economia. Vediamo cos’è il lavoro domestico, come funziona e come è regolato.

Cos’è il lavoro domestico?

Il lavoro domestico comprende una vasta gamma di mansioni e di attività destinate a supportare le attività quotidiane della vita familiare. Le norme di regolamentazione sono stabilite sia nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore, che nella Legge n. 339 del 2 aprile 1958.
In questa categoria rientrano non solo i lavoratori impiegati nelle mansioni familiari ordinarie, come colf, badanti, baby-sitter ma anche cuochi, autisti (quando il loro servizio è principalmente dedicato alla famiglia), giardinieri, custodi e portieri di abitazioni private al servizio del nucleo familiare.

Come funziona il lavoro domestico?

Per instaurare un rapporto di lavoro domestico è necessario procedere all’assunzione del lavoratore. Che sia per poche ore alla settimana o a tempo pieno, si tratta a tutti gli effetti di un rapporto subordinato. Per questo è necessario che la lettera di assunzione, o contratto di lavoro, contenga tutte le informazioni necessarie, a partire dall’inquadramento del lavoratore.
Gli assistenti familiari sono inquadrati in 4 livelli a ciascuno dei quali corrispondono due parametri retributivi, il superiore dei quali è definito “super”:

  • Livello A – Appartengono a questo livello gli assistenti familiari, non addetti all’assistenza di persone che svolgono con competenza le proprie mansioni, relative ai profili lavorativi indicati, a livello esecutivo e sotto il diretto controllo del datore di lavoro. Profili:
    • Addetto alle pulizie. Svolge esclusivamente mansioni relative alla pulizia della casa;
    • Addetto alla lavanderia. Svolge esclusivamente mansioni relative alla lavanderia;
    • Aiuto di cucina. Svolge esclusivamente mansioni di supporto al cuoco;
    • Svolge mansioni di normale pulizia della stalla e di cura generica del/dei cavallo/i;
    • Assistente ad animali domestici. Svolge esclusivamente mansioni di assistenza ad animali domestici;
    • Addetto alla pulizia ed annaffiatura delle aree verdi;
    • Operaio comune. Svolge esclusivamente mansioni manuali, di fatica, sia per le grandi pulizie, sia nell’ambito di interventi di piccola manutenzione.
  • Livello A super – Profili:
    • Addetto alla compagnia. Svolge esclusivamente mansioni di mera compagnia a persone adulte autosufficienti, senza effettuare alcuna altra prestazione di lavoro;
  • Livello B – Appartengono a questo livello gli assistenti familiari che svolgono con specifica competenza le proprie mansioni, ancorché a livello esecutivo. Profili:
    • Collaboratore familiare generico polifunzionale. Svolge le plurime incombenze relative al normale andamento della vita familiare, compiendo, promiscuamente, mansioni di pulizia e riassetto della casa, di addetto alla cucina, di addetto alla lavanderia, di assistente ad animali domestici, nonché altri compiti nell’ambito del livello di appartenenza;
    • Custode di abitazione privata. Svolge mansioni di vigilanza dell’abitazione del datore di lavoro e relative pertinenze, nonché, se fornito di alloggio nella proprietà, di custodia;
    • Addetto alla stireria. Svolge mansioni relative alla stiratura;
    • Svolge servizio di tavola e di camera;
    • Addetto alla cura delle aree verdi ed ai connessi interventi di manutenzione;
    • Operaio qualificato. Svolge mansioni manuali nell’ambito di interventi, anche complessi, di manutenzione;
    • Svolge mansioni di conduzione di automezzi adibiti al trasporto di persone ed effetti familiari, effettuando anche la relativa ordinaria manutenzione e pulizia;
    • Addetto al riassetto camere e servizio di prima colazione anche per persone ospiti del datore di lavoro. Svolge le ordinarie mansioni previste per il collaboratore generico polifunzionale, oltreché occuparsi del rifacimento camere e servizio di tavola della prima colazione per gli ospiti del datore di lavoro.
  • Livello B super. Profilo:
    • Assistente familiare che assiste persone autosufficienti, ivi comprese, se richieste, le attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia della casa ove vivono gli assistiti;
    • Assistente familiare che assiste bambini (baby sitter), ivi comprese, se richieste, le attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia della casa ove vivono gli assistiti.
  • Livello C – Appartengono a questo livello gli assistenti familiari che, in possesso di specifiche conoscenze di base, sia teoriche che tecniche, relative allo svolgimento dei compiti assegnati, operano con totale autonomia e responsabilità. Profilo:
    • Svolge mansioni di addetto alla preparazione dei pasti ed ai connessi compiti di cucina, nonché di approvvigionamento delle materie prime.
  • Livello C super – Profilo:
    • Assistente familiare che assiste persone non autosufficienti (non formato), ivi comprese, se richieste, le attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia della casa ove vivono gli assistiti.
  • Livello D – Appartengono a questo livello gli assistenti familiari che, in possesso dei necessari requisiti professionali, ricoprono specifiche posizioni di lavoro caratterizzate da responsabilità, autonomia decisionale e/o coordinamento. Profili:
    • Amministratore dei beni di famiglia. Svolge mansioni connesse all’amministrazione del patrimonio familiare;
    • Svolge mansioni di gestione e di coordinamento relative a tutte le esigenze connesse ai servizi rivolti alla vita familiare;
    • Svolge mansioni di coordinamento relative alle attività di cameriere di camera, di stireria, di lavanderia, di guardaroba e simili;
    • Capo cuoco. Svolge mansioni di gestione e di coordinamento relative a tutte le esigenze connesse alla preparazione dei cibi e, in generale, ai compiti della cucina e della dispensa;
    • Capo giardiniere. Svolge mansioni di gestione e di coordinamento relative a tutte le esigenze connesse alla cura delle aree verdi e relativi interventi di manutenzione;
    • Svolge mansioni di istruzione e/o educazione dei componenti il nucleo familiare.
  • Livello D super – Profili:
    • Assistente familiare che assiste persone non autosufficienti (formato), ivi comprese, se richieste, le attività connesse alle esigenze del vitto e della pulizia della casa ove vivono gli assistiti;
    • Direttore di casa. Svolge mansioni di gestione e di coordinamento relative a tutte le esigenze connesse all’andamento della casa;
    • Assistente familiare educatore formato. Lavoratore che, nell’ambito di progetti educativi e riabilitativi elaborati da professionisti individuati dal datore di lavoro, attua specifici interventi volti a favorire l’inserimento o il reinserimento nei rapporti sociali, in autonomia, di persone in condizioni di difficoltà perché affette da disabilità psichica oppure da disturbi dell’apprendimento o relazionali.

Com’è regolato il lavoro domestico

La regolamentazione del lavoro domestico varia da paese a paese. In Italia il primo ufficiale riconoscimento del settore risale al 1942 quando nel Codice Civile vengono definiti i pilastri fondamentali del diritto del lavoro per tutelare i domestici. Tuttavia, la normativa di riferimento è la Legge 2 aprile 1958, n. 339: “Per la tutela del rapporto di lavoro domestico”. Accanto a questo va indubbiamente citato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro sulla disciplina del rapporto di Lavoro Domestico, sottoscritto da Assindatcolf insieme alla Fidaldo.