Andare a scuola a piedi, ogni mattina, accompagnati da adulti volontari lungo un percorso sicuro e prestabilito: sembra una piccola cosa, ma è un gesto a suo modo rivoluzionario. Si chiama Pedibus e si sta pian piano diffondendo in diverse città italiane. Il Pedibus funziona proprio come un autobus, ma senza ruote né benzina: i “passeggeri” sono i bambini delle scuole primarie, le “fermate” sono i punti di ritrovo del quartiere, gli “autisti” e i “controllori” sono genitori, nonni o volontari. L’idea è semplice, ma i benefici sono tanti e concreti.
Un passo avanti: risparmio, salute e comunità
Prima di tutto, c’è il risparmio: meno auto in strada significa meno carburante, meno stress da parcheggio e meno traffico nei pressi delle scuole. Poi c’è il valore educativo: i bambini imparano l’autonomia, le regole della strada, e iniziano la giornata con movimento e aria aperta. E infine, c’è la riscoperta del quartiere: camminare insieme aiuta a creare legami e a conoscere meglio il proprio territorio.
Secondo le linee guida della Regione Emilia-Romagna, il Pedibus contribuisce anche a contrastare l’obesità infantile, favorisce l’inclusione sociale, e supporta i genitori lavoratori riducendo la necessità di affidare i figli a servizi di pre-scuola.
Dove il Pedibus funziona già
In molte città italiane il Pedibus è già realtà. A Milano, ad esempio, è attivo in oltre 20 scuole, con decine di linee e centinaia di bambini accompagnati ogni giorno da genitori volontari. A Lecco, il progetto è ancora più esteso, con 25 linee attive e quasi 500 iscritti. In Emilia-Romagna, città come Piacenza, Cesena e Reggio Emilia hanno integrato il Pedibus nelle politiche di mobilità sostenibile. Anche a Montesilvano, in Abruzzo, tutte le scuole primarie sono coinvolte nel servizio.
E non finisce qui: il Pedibus è attivo anche in tanti altri Comuni in tutte le regioni d’Italia, spesso con il supporto di associazioni come FIAB e Legambiente.
Ogni città lo gestisce in modo leggermente diverso, ma il principio è lo stesso: percorsi sicuri, presenza di adulti, orari regolari e tanta partecipazione.
Come sapere se esiste nel tuo Comune
Il primo passo è informarsi:
- Cercate su Google o visitate il sito del vostro Comune, nelle sezioni scuola, mobilità o ambiente (tenete presente che molti enti utilizzano il nome Piedibus per i loro progetti);
- Altrimenti chiedete alla segreteria scolastica oppure ai rappresentanti dei genitori.
Se il Pedibus esiste già, possiamo aderire facilmente compilando un modulo di iscrizione. Se non esiste, potremmo essere noi stessi a proporlo.
Come si attiva un Pedibus?
- Parliamone con la scuola e altri genitori: scopriamo se c’è interesse, magari con un piccolo sondaggio.
- Contattiamo l’ufficio istruzione o ambiente del Comune: molte amministrazioni sono disponibili a supportare l’avvio con materiale informativo e formazione per i volontari. Alcuni Comuni forniscono anche la copertura assicurativa per i volontari.
- Progegttiamo il percorso: servono un capolinea, alcune fermate e almeno due o tre adulti per ogni gruppo di bambini. L’ideale è camminare per 15-30 minuti, in sicurezza. I volontari devono indossare pettorine catarifrangenti e rispettare precise regole di comportamento per garantire la sicurezza del gruppo.
- Organizziamo gli orari e i turni: chi accompagna, quando, su quale tratta. È utile creare anche un gruppo WhatsApp o un diario di bordo per facilitare la comunicazione tra famiglie e accompagnatori.
- Partiamo! Anche una sola linea, un giorno a settimana, può fare la differenza.
I benefici per l’ambiente e la salute
Oltre ai vantaggi sociali e organizzativi, il Pedibus contribuisce concretamente alla riduzione dell’inquinamento locale. Secondo recenti dati, ogni bambino che lascia l’auto a casa riduce l’emissione di CO2 di circa 0,7 kg a viaggio. Moltiplicato per centinaia di studenti, l’impatto ambientale diventa significativo.
Inoltre, camminare ogni giorno aiuta a contrastare la sedentarietà infantile, rafforza il sistema immunitario, e migliora la concentrazione a scuola. Le attività fisiche regolari nei bambini sono infatti associate a un migliore rendimento scolastico e a una migliore salute mentale.
Piccoli accorgimenti per una partenza sicura
Per partire in sicurezza è bene osservare una serie di piccoli ma importanti accorgimenti:
- Visita preliminare: prima di iniziare, i volontari dovrebbero fare un sopralluogo per verificare la sicurezza del percorso (marciapiedi, attraversamenti, traffico).
- Formazione dei volontari: conoscere le norme del codice della strada e tecniche di primo soccorso.
- Comunicazione trasparente con i genitori: informare regolarmente sulle attività e eventuali cambiamenti.
- Attrezzature necessarie: pettorine riflettenti, fischietti, kit di primo soccorso portatile.
Dove trovare supporto e informazioni
Potete trovare una guida pratica e gratuita per attivare un Pedibus sul sito di FIAB: “Pedibus e Bicibus: come e perché“, con istruzioni, esempi e riferimenti normativi.
Non servono grandi investimenti o tecnologie per migliorare la vita quotidiana: basta un’idea semplice, un po’ di organizzazione e tanta voglia di collaborare. Il Pedibus è tutto questo. E forse, è proprio da qui – dai marciapiedi del proprio quartiere – che si può cominciare a costruire una scuola più sana, una città più vivibile e una comunità più unita.