Il lavoratore extracomunitario per il quale si presenta istanza di regolarizzazione, oltre a dover fornire un documento valido o in fase di rinnovo, dovrà dimostrare di essere sul territorio italiano prima dell’8 marzo 2020.
La legge parla di rilievi fotodattiloscopici prima dell’8 marzo 2020, di dichiarazione di presenza resa in base alla legge 66/2007 o di attestazioni rilasciate da organismi pubblici. Può essere sufficiente una certificazione medica proveniente da struttura pubblica, un certificato di iscrizione scolastica dei figli, le tessere nominative dei mezzi pubblici, certificazioni provenienti da forze di Polizia, titolarità di schede telefoniche o contratti con operatori italiani. E ancora, documentazione proveniente da centri di accoglienza e/o di ricovero autorizzati anche religiosi, attestazioni rilasciate dalle rappresentanze diplomatiche o consolari in Italia.